Diana, morta di stenti in casa da sola, la madre Alessia Pifferi: “Rivolevo la mia libertà”
Ieri sera l’interrogatorio di convalida davanti al gip nel carcere di San Vittore, a Milano. Disposte analisi sul latte lasciato nel lettino della bambina: gli inquirenti sospettano possa essere stata sedata dalla madre
Nuovi particolari emergono sulla tragica vicenda della piccola Diana, morta a soli 16 mesi dopo che la madre, Alessia Pifferi, l’aveva lasciata da sola in casa per sei giorni. Nella serata di ieri, 22 luglio, si è infatti tenuto nel carcere di San Vittore, a Milano, l’interrogatorio di convalida davanti al gip e al legale della donna, Raffaella Brambilla.
Alessia Pifferi avrebbe definito la piccola Diana “un peso”, dichiarando che “voleva riprendersi la sua libertà”. Accusata di omicidio volontario aggravato da futili motivi, le viene contestata anche la premeditazione. La donna è uscita di casa lasciando la piccola con un biberon con del latte a fianco al letto. Ha così raggiunto il compagno nella Bergamasca e quando lunedì scorso insieme a lui è tornata a Milano per alcuni affari, non è neanche passata da casa.
Il rientro nell’abitazione è avvenuto solo mercoledì, quando ha trovato la bambina morta. L’allerta ai vicini e poi l’arrivo dei soccorsi: ovviamente per Diana non c’era ormai più nulla da fare.
Diana, morta di stenti: l’ipotesi dei sedativi nel latte
Secondo gli inquirenti, Alessia Pifferi avrebbe lasciato morire la figlia di stenti. L’autopsia chiarirà meglio il quadro dell’accaduto, ma non è l’unico esame disposto. In casa della donna è stata infatti ritrovata una boccetta di sedativi. La 37enne afferma che appartenessero ad un ex. Tuttavia, gli inquirenti sono insospettiti dal fatto che nessun vicino abbia sentito Diana piangere durante quei sei giorni di solitudine. Hanno dunque disposto delle analisi sul latte contenuto nel biberon al fine di comprendere se la piccola sia stata sedata.
Il parto in casa
Le indagini hanno portato alla luce anche quanto accaduto prima della tragica vicenda. Alessia Pifferi ha partorito la bambina nella casa di Leffe, proprietà dell’attuale compagno. Diana era venuta alla luce in bagno grazie all’aiuto del 118.
La madre ha asserito di non sapere di essere incinta né chi fosse il padre della piccola. La relazione col compagno era terminata, ma quest’anno c’era stato un riavvicinamento. Pare che non fosse nemmeno la prima volta che la donna lasciasse la bambina da sola in casa, nonostante fosse molto piccola.
La scorsa settimana aveva raccontato al compagno che Diana era al mare con la sorella. Alla madre, invece, avrebbe risposto che la bambina era con lei e che sarebbero tornate a Milano in giornata.
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