Elezioni a Palermo, Musumeci chiede al ministero di prolungare l’apertura dei seggi
La proposta del presidente della Regione Siciliana per il capoluogo
Il caos di stamattina a Palermo, in occasione delle elezioni comunali e del referendum sulla giustizia, apre il varco a critiche e perplessità. Sono diversi infatti i cittadini che si sono trovati davanti ad un seggio chiuso, con l’invito a tornare successivamente.
“Sono votazioni falsate – ha dichiarato un cittadino della Marinella a Palermo Live -. Ho trovato il seggio chiuso questa mattina, mi hanno detto di riprovare dopo mezzogiorno. Molta gente non tornerà per votare perché essendo domenica ognuno ha i suoi impegni, si deve annullare tutto!”. È solamente una delle tante voci che in questo momento si levano sulla questione (LEGGI QUI).
Elezioni a Palermo, la richiesta di Musumeci
Tutte le 600 sezioni previste per la città di Palermo, intanto, sono state ripristinate. Tuttavia, molte hanno avviato le operazioni in ritardo: per cercare di risolvere il problema si è proposto di allungare l’orario delle votazioni fino a che non si sia smaltita le fila dei cittadini recatisi alle urne.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, chiede intanto una norma straordinaria. “Ho chiesto al Ministro dell’Interno di valutare l’opportunità di autorizzare il prolungamento dell’apertura dei seggi elettorali, nella sola città di Palermo, fino alle ore 14 di domani, lunedì 13 giugno. Una misura straordinaria a seguito dell’altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città per la mancata costituzione di decine di sezioni elettorali”. Così si legge su un post Facebook.
“È un provvedimento che avrei adottato autonomamente, se non si votasse anche per i referendum. Al tempo stesso, ho manifestato apprezzamento al ministro Lamorgese per la disponibilità all’accorpamento delle sezioni elettorali non costituite con quelle già operanti”.
Caos elezioni Palermo, dietrofront sulle sezioni: niente accorpamento, nominati i presidenti