Dal 26 gennaio i dipendenti Rap hanno dichiarato lo stato di agitazione, i cui motivi sono di natura soprattutto economica. I lavoratori, infatti, si sono rifiutati, nelle ultime settimane, di lavorare la domenica, visto che non viene loro riconosciuto il pagamento del giorno festivo.
Nella serata di ieri è arrivato un importante chiarimento sul tema da parte dei sindacati Rap Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Fiadel e Filas. “Non possiamo non tenere conto dell’appello del Prefetto di Palermo Forlani, e nell’incontro che si terrà domani con la Rap comunicheremo la ripresa del servizio domenicale con i numeri previsti dall’accordo sindacale – si legge nel comunicato -. Ma, ovviamente, ci aspettiamo da parte della società il mantenimento degli impegni assunti in queste ore. Subito il pagamento di alcuni istituti contrattuali legati proprio alle prestazioni aggiuntive già rese dai lavoratori“.
Ma sia chiaro, – prosegue la nota – la vertenza resta aperta, lo stato di agitazione non può essere revocato. Ci aspettiamo che nell’incontro con l’amministrazione comunale, appena spostato da sabato a lunedì, sia proprio il Sindaco e non certamente l’azienda a garantire la risoluzione delle problematiche. Si tratta di 21 milioni di extra costi legati all’approvazione del PEF TARI, la ricapitalizzazione, il pagamento dei 40 milioni di crediti, la verità sui 7,5 milioni non ancora pervenuti dalla Regione e le progressioni di carriera”.
“Il senso di responsabilità dei lavoratori verso la città è stato presente anche durante queste giornate di agitazione, – sottolineano i sindacati Rap – e le tonnellate di rifiuti raccolte e conferite presso gli impianti di Bellolampo ne sono una evidente certificazione. Sia chiaro a tutti che se il servizio è spesso non efficiente, le cause non sono certamente da imputare alla forza lavoro ma alle condizioni di criticità economico-finanziario e tecnico-organizzative della Rap. Mancanza di mezzi, di attrezzature, condizioni di sicurezza e tutela della salute non adeguate alla tipologia del lavoro svolto e dei servizi effettuati imporrebbero uno stop fino a data da destinare. Invece i lavoratori della Rap, con covid o senza covid, – conclude la nota – sono sempre responsabilmente pronti, con quel poco di dotazione aziendale messa a disposizione, a fare il massimo per mantenere pulita la città.”