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Europei 2020: Uefa dice no allo stadio arcobaleno e la Germania s’indigna

Voci da diversi schieramenti politici in Germania si sono levate contro la decisione della Uefa di respingere la richiesta del sindaco di Monaco Dieter Reiter di illuminare con i colori arcobaleno Lgbtq lo stadio di Monaco nella partita Germania-Ungheria. Per il presidente del partito conservatore bavarese Csu e governatore della Baviera, Markus Soeder “sarebbe stato segno di tolleranza e libertà” ha scritto su twitter. “Cara Uefa sei peggio di quanto pensassi. Vergonatevi!” ha scritto il segretario generale Spd Lars Klingbeil. I verdi della candidata alla cancelleria Annalena Baerbock hanno invitato a esporre bandiere arcobaleno.

PALAZZI ARCOBALENO

La decisione dell’Uefa è “vergognosa” e la città risponderà decorando i suoi palazzi dei colori arcobaleno. Così il sindaco di Monaco Dieter Reiter ha deciso di reagire al ‘no’ dell’Uefa di fronte alla richiesta di illuminare dei colori arcobaleno lo stadio della città in occasione della partita degli Europei Germania-Ungheria.

LE ALTERNATIVE

Fa discutere  la scelta “pilatesca” dell’Uefa di autorizzare la proposta di colorare l’Allianz Stadium con i colori dell’arcobaleno, ma non in occasione di Germania-Ungheria, partita di Euro 2020 che si gioca domani a Monaco di Baviera. Il massimo organsimo europeo del calcio ha risposto così alla richiesta del sindaco bavarese Dieter Reiter, mettendo sul piatto date alternative: il 28 giugno – il Christopher Street Liberation Day – o tra il 3 e il 9 luglio, settimana del Christopher Street Day a Monaco. La lettera del sindaco «spiega che la motivazione alla base di questa richiesta è una decisione politica che è stata presa dal parlamento ungherese». Il riferimento è ad alcune misure adottate dal governo ultranazionalista Orban contro la comunità omosessuale.

LA RISPOSTA DELL’UEFA

«La UEFA comprende che l’intenzione è quella di inviare un messaggio per promuovere la diversità e l’inclusione, una causa che la UEFA sostiene da molti anni, avendo unito le forze con i club europei, le squadre nazionali e i loro giocatori, lanciando campagne e numerose attività in tutta Europa per sottolineare come il calcio dovrebbe essere aperto a tutti. Di conseguenza la UEFA ha proposto date alternative per l’illuminazione che si allineano meglio con gli eventi esistenti» si legge in una nota.

IL CALCIO E’ PER TUTTI INDISTINTAMENTE

“Recentemente, in vista del torneo EURO 2020, la UEFA ha dato il via a una nuova campagna chiamata ‘Sign for an Equal Gamè incoraggiando tifosi, giocatori, club, federazioni nazionali e altre parti interessate del calcio a unirsi alla lotta contro la discriminazione – ricorda la federazione europea – Sign for an Equal Game costituisce l’ultima fase della campagna Equal Game, che si è svolta nelle ultime quattro stagioni e che mira a creare un impatto sociale positivo sotto il valore generale della UEFA di Respect. Il suo scopo principale è rendere le persone consapevoli che il calcio è per tutti, non importa chi siano, da dove vengano e come giochino.”

Il sindaco di Monaco di Baviera Dieter Reiter

RAZZISMO ONTA PER SOCIETA’

“Il razzismo, l’omofobia, il sessismo e tutte le forme di discriminazione sono un’onta nelle nostre società e rappresentano uno dei maggiori problemi che il gioco deve affrontare oggi. Il comportamento discriminatorio ha rovinato sia le partite stesse che, fuori dagli stadi, le discussioni online sullo sport che amiamo».

UEFA CONTRO SCHIERAMENTI POLITICI

«Tuttavia, la UEFA, attraverso i suoi statuti, è un’organizzazione politicamente e religiosamente neutrale. Dato il contesto politico di questa specifica richiesta – un messaggio che mira a una decisione presa dal parlamento nazionale ungherese – la UEFA deve declinare questa richiesta». In altre parole, l’Uefa non può nè vuole schierarsi politicamente.

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Redazione PL