Fipav Palermo, Eduardo Cammilleri primo candidato alla presidenza

Avvocato, trentanovenne, è il primo candidato al vertice del comitato territoriale palermitano. Il presidente uscente Mormino, che appoggia caldamente la sua candidatura, lascia la guida dopo sedici anni

Eduardo Cammilleri

Cresce l’attesa per le elezioni di febbraio 2021, quelle relative al rinnovo delle cariche federali del volley. Se in ambito regionale Gambero e Di Giacomo sono al momento i due candidati alla presidenza, a Palermo c’è il primo pretendente alla poltrona di presidente del comitato territoriale Fipav. Ed è Eduardo Cammilleri. Avvocato trentanovenne, già giocatore e dirigente della Pallavolo Terrasini, Cammilleri è una figura di rilievo del panorama del volley siciliano. Ad oggi, infatti, è uno dei consiglieri in carica del comitato regionale.

Competente, ma soprattutto profondo conoscitore delle dinamiche tecniche e burocratiche. La sua candidatura è appoggiata da tutto il consiglio territoriale uscente, sostenuta in prim’ordine da Roberto Mormino. Proprio l’attuale vertice della struttura territoriale lascia la guida dopo sedici anni per ambire ad un posto nel consiglio regionale a fianco del catanese Giuseppe Gambero, quest’ultimo candidato alla presidenza della Fipav Sicilia.

«La mia candidatura di oggi rappresenta un percorso logico, figlio di una scelta di squadra, che rientra nel progetto di continuità con il lavoro svolto da Roberto (Mormino, ndr), e che sposa le idee di un quadro più ampio ma orchestrato in sinergia con il disegno regionale e nazionale», dichiara Eduardo Cammilleri. Che prosegue nel dialogo esponendo i temi chiave del suo piano elettorale.

Dialogo con le istituzioni e il tema palestre

«Conosciamo il momento storico, le difficoltà che stiamo affrontando e che stanno fronteggiando in particolare le associazioni sportive e gli atleti. Si parla di rilanciare il movimento. Come? Attraverso un processo di qualificazione ma anche un rapporto proficuo e più incisivo con gli enti locali. Mi riferisco anche al CONI ma anche agli enti pubblici come ad esempio gli uffici del Comune di Palermo e non solo». L’auspicio di Cammilleri, dunque, è quello di essere la liaison, quel collegamento idoneo al dialogo efficiente tra sport – in questo caso la pallavolo provinciale – e le istituzioni, con particolare riferimento sull’utilizzo delle strutture e delle palestre in carico agli enti locali.

Il lavoro di squadra con il papabile regionale e nazionale

La conclusione di Cammilleri è dedicata al lavoro di squadra, che tiene a ribadirlo con orgoglio.

«Per sviluppare un dialogo efficiente con le istituzioni occorre una voce davvero decisa e vigorosa. Mi ricollego alla forza di un lavoro studiato di concerto con Mormino e Gambero, ma derivato anche dal profilo lineare delle candidature di Giuseppe Manfredi e Davide Anzalone in ottica nazionale. La forza proviene proprio dalla condivisione di questo progetto solido ed interessante. Ribadisco, un lavoro di squadra con un’unica cabina di regia coesa».