Alberghi entro 150 metri dalla costa, l’appello dei geometri palermitani
Il presidente del Collegio Carmelo Garofalo preoccupato per le strutture ricettive che non beneficeranno di alcuna sanatoria
Sulla recente bocciatura all’ARS, dell’emendamento che prevedeva la sanatoria degli immobili abusivi costruiti entro centocinquanta metri dalla costa prima del 1983, si registra l’intervento del Collegio dei Geometri e Geometri laureati della provincia di Palermo.
Il presidente Carmelo Garofalo, già nei mesi scorsi, aveva sottolineato l’alto numero di richieste di condono ancora pendenti negli uffici.
Nello specifico, il voto contrario determinerà l’eventuale demolizione di quelle strutture che non avevano potuto beneficiare della sanatoria nazionale del 1985.
“Il no a una delle norme più discusse, ovvero la sanatoria delle costruzioni a ridosso della fascia costiera – afferma il presidente – è, di per sé, una buona notizia: i geometri, come è noto, sono e rimarranno sempre contrari all’abusivismo“.
IMPRESE TURISTICHE E RICETTIVE A RISCHIO?
“Tuttavia, riteniamo che sarebbe stato opportuno operare all’insegna di alcuni distinguo – aggiunge – con il buon senso e valutando le singole specificità degli immobili”.
Il presidente si riferisce agli edifici che ospitano attività alberghiere e ricettive.
“La loro eventuale demolizione – spiega – si tradurrebbe nella perdita di posti di lavoro e non riteniamo sia il caso di creare ulteriori disagi alle attività turistiche già in affanno”.
“Un provvedimento ragionevole, semmai – prosegue Carmelo Garofalo – sarebbe stato salvaguardare i complessi alberghieri, adeguandoli agli standard di tutela del paesaggio e dell’ambiente vigenti”.
LE PROPOSTE DEL COLLEGIO
In tema di abusivismo e condoni, tuttavia, le preoccupazioni della categoria continuano a concentrarsi sul tema della lentezza burocratica “che favorisce il ricorso al malcostume delle clientele”.
“Per sconfiggere l’illegalità – conclude – occorre intensificare i controlli da parte delle forze dell’ordine preposte al monitoraggio del territorio e di eventuali abusi, ma soprattutto velocizzare lo smaltimento delle pratiche per contrastare possibili scorciatoie”.