Giallo Caronia, Lavorino: “Ci fanno visionare i corpi ma con limitazioni”
Il criminologo assoldato dalla famiglia Mondello: “Stanno arrivando quei colpi bassi e furbate che speravamo non si verificassero. Sui corpi di Viaviana e Gioele andrebbe fatta un’analisi più approfondita”
Non è iniziata nel miglior dei modi l’analisi dei corpi di Viviana Parisi e del piccolo Gioele da parte dello staff del prof. Lavorino. Per il noto criminologo, assoldato dalla famiglia Mondello per fare luce sul caso di Caronia, non è stata data piena libertà di azione, anzi. “Ci è stato permesso di visionare, filmare e fotografare i corpi, però senza usare le più moderne tecnologie di fotografia e ripresa laser. Perchè mai questa limitazione?”
“A parte la presupponenza e la stranezza del fatto che noi si possa essere fuorviati (!?), come se fossimo gli ultimi della classe e incapaci di poter addurre elementi additivi alla luce della non limitata capacità nel campo, ci poniamo concretamente tre domande e offriamo le nostre risposte all’opinione pubblica.
LE TRE DOMANDE
Prima domanda: “Cosa potremmo noi rilevare di così ‘strano’ o ‘ambiguo’ con quella strumentazione vietateci e che una normale macchina fotografica non potremmo invece rilevare?”. Risposta: “Forse e giammai alcune non corrispondenze e complanarità tra le lesioni sugli indumenti e le lesioni cutanee! Dettagli speciali che farebbero cadere ipotesi apodittiche? E se così fosse, perché noi non dovremmo potere constatare e/o valutare ciò? Qual è la ratio? Si elimina il contraddittorio?”
Seconda domanda: “Perché, da cosa e in che modo potremmo NOI essere “fuorviati?”. Risposta: “Forse e giammai da tessuti che diageneticamente avanzati (insieme dei processi chimico-fisici che si verificano all’interno di un sedimento) possono sempre fornire indicazioni e coordinate da correlare ai dati circostanziali e ai fatti perimortem! E perché mai noi potremmo essere fuorviati?”
Terza domanda: “Possono gli Inquirenti e i loro Consulenti dirci-imporci-stabilire quello che dobbiamo fare e come pensare, oltre che limitarci sull’operato, sul metodo e sulle nostre inferenze?”. Risposta: “Sicuramente no, il contraddittorio e la scienza hanno altre regole.”
UNA VISIONE ANTISCIENTIFICA
AL CHE – dichiara Lavorino – SIAMO COSTRETTI A DICHIARARE CHE È INAMMISSIBILE CHE IN UN PERCORSO DI CONOSCENZA CRIMINOLOGICA SIANO ELISI ALTRI METODI ED ALTRE FORMULE DI APPROCCIO METODOLOGICO, SOPRATTUTTO RIGUARDO AL RILIEVO ED ALLA LETTURA ED ALL’INTERPRETAZIONE DELLE PROVE E DELLE EVIDENZE FORENSI E CRIMINALISTICHE. UNA VISIONE DEL GENERE RISULTA ESSERE ANTISCIENTIFICA, ANTIGIURIDICA E AUTOREFERENZIALE.”.
IL MATERIALE INTERDETTO
Questo è il materiale che ci hanno impedito di portare all’ispezione visiva, fotografica e filmica dei corpi, spieghiamo in poche parole il perchè ci sarebbero serviti: “Sono dispositivi che hanno come loro obiettivo il focus sui tegumenti e possono, anche in condizioni di tessuti variati nel tempo, ricondurre alla concentrazione degli osservatori su alcune aree che potrebbero essere oggetto di ulteriori approfondimenti diagnostici.”
= P7R Core Led Lenser Torcia P7R 1400 lumen (ricaricabile), Superlite M05/ Lens UV (365n,) 15W. E ancora la Superlite M05/ Battery Pack 10A, la Superlite M05/ Lens Blu (445nm) 30, e la Duperlite M05/ Lens IR (850nm)
COMMENTO FINALE DEL CRIMINOLOGO LAVORINO: “STANNO ARRIVANDO QUEI RALLENTAMENTI, RITARDI, COLPI BASSI E FURBATE DI VARIO GENERE CHE AVEVAMO SPERATO CHE NON ARRIVASSERO, SICURAMENTE GENERATORI DI INCOMPRENSIONI E DI EQUIVOCI”.