Si consuma a Corleone l’ennesima storia di risorse pubbliche utilizzate nel peggiore modo possibile. Un’occasione sprecata che lascia al palo l’economia del territorio. L’iniziativa è quella del Taste Point di degustazione di prodotti tipici e locali. Costato 120.615 euro, finanziato dalla Regione Siciliana nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale, somma affidata al Gal per quella che appariva un’azione più che opportuna messa a disposizione del Comune di Corleone.
“L’inaugurazione è del 27 giugno 2016 – spiega il capogruppo di Attiva Sicilia al Comune, Maurizio Pascucci – . Da allora, dopo quasi 5 anni, il Taste Point non funziona, nessun turista ha mai degustato prodotti tipici e i produttori corleonesi attendono ancora di poter avviare le loro iniziative. I locali, adiacenti al CIDMA (Centro internazionale documentazione mafia e antimafia) sono attrezzati di tutto punto, ci sono addirittura le sale per le degustazioni, il bancone e il frigo”. Un immobilismo che, secondo Pascucci, potrebbe essere rotto dall’assegnazione del progetto all’Istituto scolastico De Vincenti che comprende l’Istituto Alberghiero, l’Istituto Agrario e il liceo Linguistico.
“Chi meglio potrebbe promuovere il territorio di Corleone, valorizzare le imprese agricole e l’artigianato? Sarebbe, peraltro una straordinaria esperienza formativa e di marketing territoriale. E per gli aspetti gestionali si potrebbe promuovere una cooperativa di comunità, strumento ideale per la realizzazione di un’economia circolare, capace di valorizzare i giovani corleonesi e allo stesso tempo di promuovere il territorio”.
“E’ opportuno che si faccia chiarezza sullo stato dell’arte del progetto – ribadisce il gruppo di Attiva Sicilia all’Assemblea Regionale Siciliana – per dare una risposta alla comunità di Corleone e per far sì che non venga sprecato il denaro pubblico. Per questo motivo sosterremo l’azione del consigliere Pascucci e di tutti i corleonesi che vorranno concorrere alla promozione dell’economia e del tessuto imprenditoriale della cittadina”.