Giovinetto di Mozia, Stefano Pellegrino (FI): “No al trasferimento”

All’orizzonte, lo spostamento provvisorio del reperto da Marsala a Palermo

Ammirato in tutto il mondo, è stato ritrovato in occasione di alcuni scavi negli anni settanta

Il Giovinetto di Mozia deve rimanere nel Museo “Giuseppe Whitaker” di Marsala, in provincia di Trapani.
A sostenerlo è il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino.
“Ho appena depositato un’interrogazione urgente – afferma il parlamentare- affinché il Governo regionale risponda, tramite l’assessorato ai Beni Culturali, sull’opportunità di annullare il trasferimento”.
Si tratterebbe, nello specifico, di uno spostamento provvisorio dal Museo “Giuseppe Whitaker”, sede naturale del Giovinetto di Mozia, al Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas” di Palermo.

UN GIOVINETTO…GIRAMONDO

 Secondo alcuni esperti, il “Giovinetto in tunica” sarebbe Alcimedonte, figlio di Laerce.
Omero lo ricorda ne “L’Iliade” , descrivendolo come l’auriga che condusse il carro di Achille fuori dallo scontro per la contesa del corpo di Patroclo, ucciso da Ettore.
Il Giovinetto di Mozia ha alle spalle numerose trasferte in giro tra l’Europa e gli Stati Uniti.
Ormai patrimonio stabile del Museo “Giuseppe Whitaker”, è stato ammirato per ben due volte a Venezia, a Berlino, dai visitatori delle Olimpiadi di Londra e dagli statunitensi, a Cleveland e a Los Angeles.
Il ritrovamento del bellissimo giovane dal corpo perfetto avvenne a Mozia il 26 ottobre del 1979, in occasione degli scavi tra il Santuario di Cappiddazzu e la cinta muraria.

LE DICHIARAZIONI DELL’ ONOREVOLE STEFANO PELLEGRINO

Secondo il parlamentare regionale, presidente della Commissione Affari istituzionali all’ARS, esiste il rischio concreto che la statua subisca lesioni durante il tragitto.
Disagi già sperimentati in passato, in occasione dell’esposizione in altri musei o strutture che hanno ospitato il Giovinetto di Mozia.
A preoccupare Stefano Pellegrino, tuttavia, sono anche le possibili perdite in termini economici per Mozia.
“E per l’intero territorio marsalese”, precisa l’esponente politico.

Il presidente della Commissione Affari istituzionali dell'ARS Stefano Pellegrino
Il presidente della Commissione Affari istituzionali dell’ARS Stefano Pellegrino

“Tutto ciò- spiega – a causa della minore attrattività turistica e culturale del Museo che ospita la statua che risale al V secolo avanti Cristo”.
Non è tutto.
“Non si deve sottovalutare – conclude – il legame affettivo dei marsalesi verso la preziosa scultura che rappresenta, ormai, il simbolo della città e la storia culturale del territorio”.

LA MOZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

L’ onorevole Stefano Pellegrino non è il solo esponente politico a manifestare dissenso in merito al trasferimento.
In una mozione in Consiglio al Comune di Marsala, Flavio Coppola e Walter Alagna sollecitano il sindaco Massimo Grillo.
L’invito al primo cittadino è “fare sentire la contrarietà sul trasferimento, anche se temporaneo, del Giovinetto di Mozia”. 
I due consiglieri, rappresentanti di “Noi Marsalesi/Centrali per la Sicilia” sottolineano che il Giovinetto è “il reperto più importante del Museo”.
E che “rappresenta per Marsala e l’intera provincia di Trapani un importante valore storico-culturale di grande attrazione turistica”.
Secondo i due firmatari, inoltre, non sarebbe affatto garantito il ritorno del reperto a Mozia dopo il trasferimento a Palermo.
“A causa della fragilità del manufatto, eventuali danni alla statua potrebbero comprometterne la già precaria integrità”, si legge nella mozione.