Roberto Lagalla, ospite al Tgmed di Trm, ha rilasciato le prime dichiarazioni da Sindaco di Palermo. “Si parte da un bilancio inesistente, perché nel 2021-2022 il Comune di Palermo non è stato in condizione di assolvere agli obblighi legati all’approvazione del bilancio – ha dichiarato -. C’è inoltre un disavanzo drammatico, e questo imporrà un’immediata interlocuzione con lo Stato per definire un piano di riequilibrio sostenibile per la città. Si parte dalla ferita aperta e sanguinante dei Rotoli, che dovremo in qualche modo ricucire. Ma ciò che più importa è ricucire la città, esattamente come ha fatto Baldini con il suo Palermo, creando comunità, lavorando insieme. Perché la partita o si vince tutti insieme o si perde tutti insieme.
Chiedo ai palermitani di confermare la fiducia già dimostrata attraverso il voto con le azioni che dovremmo andare a fare. Azioni che, però, non potremo fare tutte insieme. All’inizio bisognerà sciogliere dei nodi non visibili alla città, come i modelli organizzativi, la sostenibilità finanziaria, l’individuazione delle risorse economiche, delle modalità di investimento del Pnrr e del Pon Metro. Solamente dopo potremo realizzare concretamente il miglioramento dei servizi. Ciò non toglie che da subito si cercherà di agire con azioni emergenziali, come pulizie straordinarie o miglioramenti di alcuni servizi.”
Lagalla, poi, fa riferimento anche all‘incontro avuto con il padre di Agostino Cardovino. “L’altro giorno sono stato alla circonvallazione dove è morto un ragazzino di 16 anni, e il padre mi diceva che prorogare di quindici secondi la durata del passaggio semaforico avrebbe salvato la vita a mio figlio. Ecco, all’inizio bisognerebbe iniziare da quelle piccole cose che possono essere fatte a costo zero, per dimostrare attenzione ai cittadini. Al quartiere della Noce, in Piazza, ad esempio, manca illuminazione. Anche il problema della viabilità andrà risolto con un piano urbano della mobilità sostenibile che manca in questo momento. Dovrò prima insidiarmi, e con gradualità mi renderò conto delle situazioni.”
Per il neo-sindaco, inoltre, il tram a Palermo al momento è “invasivo, perché ha uno scartamento ferroviario che può essere adatto solo ad arterie particolarmente larghe. E quindi – aggiunge – lo escluderei nell’ambito del centro urbano. Serve attuare il completamento con l’attuale modello delle linee incomplete, per esempio quella che gira su se stessa in viale Regione bisogna portarla o alla città universitaria o alla stazione, ma questo lo vedremo dai progetti che sono in cantiere.
Vorrei restituire ai palermitani una città fruibile – conclude il Sindaco di Palermo -. Da troppi anni i palermitani soffrono per cantieri infiniti. Ad esempio, Piazza Politeama, via Roma, via Paternò, i lavori infiniti sull’asse via Sicilia-Viale Lazio, solo in parte risolti.