Lavori in corso ai Quattro Canti: addio ad “Elisa”, la criticatissima opera per il trentennale delle stragi
Un’installazione temporanea che non è di certo passata inosservata
Palermo dice addio ad “Elisa”, l’opera realizzata ai Quattro Canti dall’artista vicentino Arcangelo Sassolino in occasione del trentennale delle stragi di mafia del 1992. Al momento l’imponente braccio meccanico è già sparito da piazza Vigliena, mentre le maestranze all’opera stanno rimuovendo la base di cemento.
Ben presto quindi non resterà più alcuna traccia dell’opera che tanto ha fatto discutere i palermitani fin dai primi momenti in cui venne alla luce. Erano i primi di maggio, infatti, quando ai Quattro Canti iniziò il cantiere, con la caratteristica recinzione e la colata di calcestruzzo.
I commenti si erano subito fatti spazio sui social. C’era chi temeva che il luogo fosse deturpato, chi ha dato sfogo all’ironia ipotizzando il sorgere di una gigantesca statua del sindaco Orlando. Poi le prime indiscrezioni sulla natura e le finalità dell’installazione temporanea.
Il discusso omaggio ai Quattro Canti
L’omaggio ad una ricorrenza fortemente sentita come quella del trentennale delle stragi non ha tuttavia sedato gli animi. Mano a mano che “Elisa” veniva alla luce le critiche di coloro che la reputano indegna della cornice dei Quattro Canti si sono fatte sempre più forti.
L’opera che “mangiava” il suo stesso fondamento ha di certo fatto discutere. I sostenitori del significato più profondo dell’installazione si sono scontrati con i detrattori. Con l’esito di un continuo dibattito, sui social e non. Alla discussione si è aggiunto anche lo spavento del 23 maggio, quando, intorno alle 13, il braccio meccanico, da poco attivato, si era piegato su sé stesso per poi abbattersi al suolo. Una caduta fragorosa che aveva fatto pensare ad un incidente, ma che poi è stata chiarita dallo stesso artista Sassolino. L’episodio era calcolato – ha spiegato – parte del “percorso emozionale” dell’opera.
Ora “Elisa” va via. Non mancherà di certo chi gioirà dell’evento, ma ciò che è certo è che la sua breve comparsa a Palermo non è passata per niente inosservata.
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