Lele Mora: “Grazie a me un po’ di fama, ma la Chianello non è la Loren”
Non si fa attendere la replica dell’ex agente dello spettacolo italiano: “Ho voluto consigliarla su come muoversi nel mondo dello spettacolo. Ma da certi contesti non nascono perle di saggezza”
Non si fa attendere la risposta di Lele Mora. Accusato da Angela Chianello di averla presa in giro, l’ex agente dello spettacolo italiano, intervistato da Palermo Live, tiene a precisare. “Ho sposato la causa della signora Angela soprattutto per una questione di tenerezza. Lavorando da anni in questo settore rimango convinto del fatto che a tutti, laddove se ne creano le condizioni, è concesso avere il famoso quarto d’ora di notorietà. L’ho messa sotto la mia ala senza per questo richiedere alcun tipo di compenso, ma solo e soltanto con l’intenzione di consigliarla nel contesto di un mondo, quello dello spettacolo che conosco molto bene. Anche i guadagni delle apparizioni televisive che le avrei proposto sarebbero andati tutti a lei. Forse la signora non ricorda da dove arriva. Teniamo presente che la Chianello non ha dietro un curricululm artistico tale da ritenere di pretendere qualcosa in più di ciò che le è capitato. In fondo la sua popolarità è scaturita da una frase stupida. Io ho cercato di muovermi per proporla, ma devo ammettere che nessuno l’ha più voluta invitare nelle trasmissioni televisive.“
IL CONSIGLIO DI AUTOGESTIRSI
“Ad un certo punto ho anche consigliato alla signora di autogestirisi, di accettare qualsiasi richiesta le fosse giunta tramite il suo profilo Instagram. Ripeto: non sono il manager della Chianello – dice Lele Mora intervistato da Pietro Minardi per Palermo Live – l’ho semplicemente consigliata su come muoversi e cosa fare. Per il popolo italiano, le parole proferite dalla signora erano di difficile comprensione. Intenerito dalla sua storia personale fatta anche di disgrazie ho voluto tenderle una mano. E nonostante i tanti insulti subiti per il fatto di avere scelto questo personaggio non mi pento tutt’ora di averlo fatto”.
NON HO INGANNATO NESSUNO
A chi ricorda a Lele Mora la parola contratto, il 64enne nativo di Bagnolo di Po precisa. “Il mio era solo un contratto di consulenza. Non erano previste royalty di alcun genere e non ne ho mai volute. Ha inciso pure una canzone (prodotta dalla Vucciria Records ndr) dove non ho incassato nulla. Poi se la signora vuole farsi pubblicità sfruttando il mio nome questo mi dispiace. Non ho ingannato nessuno. Ho seguito fino a 400 artisti in uno stesso periodo e nessuno si è mai permesso di fare certe dichiarazioni. Al contrario le ho dato popolarità e successo. Se per un periodo è stata sui giornali è grazie a me.
NON SI SPUTA SUL PIATTO IN CUI SI MANGIA
“La signora Chianello, che, ripeto, non ha nelle sue corde capacità artistiche, non sa neanche parlare un italiano corretto – aggiunge Mora nell’intervista a Palermo Live. Certo, se non ci fosse stato il Covid magari la canzone che ha registato l’avrebbe potuta proporre nei locali come è stato fatto con tanti altri. E poi, è bene ricordare sempre che non è mai corretto sputare sul piatto dove si mangia. L’ho ricevuta nel mio ufficio come fosse una grande artista, sono andato a prenderla alla stazione con i miei assistenti ma, diciamola tutta, da certi contesti non possono nascere perle di saggezza. La Chianello non è Sofia Lorenn. Penso di avere già fatto tanto per una persona che aveva bisogno del cosidetto quarto d’ora di notorietà*.