Dopo 107 lunghissimi giorni, viene finalmente risolta positivamente la drammatica vicenda che ha visto i pescatori mazaresi prigionieri in Libia. La loro liberazione giunge al culmine di un periodo segnato da forti polemiche, con un Paese spaccato in due durante l’evolversi dei fatti. Da una parte l’opposizione che, senza mezzi termini ha ritenuto tardivo il fausto evento, additanto il Governo nazionale di eccessiva mollezza e scarso carisma. Dall’altro gli esponenti di quest’ultimo, pronti a felicitarsi per il ritorno alle rispettive famiglie dei siciliani.
Non fa mancare il proprio commento positivo il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando. “Grande gioia per i pescatori coinvolti, per le loro famiglie e per tutta la comunità mazzarese. In questo momento credo che si debba solo gioire per la soluzione cui tutte e istituzioni hanno lavorato in questi mesi”.
“Buon rientro a casa”, scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte, pubblicando una foto dei pescatori liberati in Libia. «I nostri pescatori sono liberi». La notizia è pubblicata sul profilo Facebook di Luigi Di Maio. Il post prosegue: «Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari. Grazie all’Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa. Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo. Il Governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi. Viva l’Italia»