Ancora maltempo e nuova allerta arancione in mezza Sicilia, quella orientale e ionica. E’ quanto prevede il bollettino diramato dalla Protezione Civile per giovedì 28 ottobre. Per l’area di Palermo è prevista un’allerta arancione fino a questa sera e gialla da domani.
“Permangono previsioni di condizioni meteo avverse con precipitazioni sparse e rovesci di forte intensità, possibili grandinate e forti raffiche di vento di burrasca”. E’ riportato nel bollettino della Protezione civile.
A preoccupare la Sicilia orientale, soprattutto il Catanese (già flagellato dalle alluvioni nei giorni scorsi) è l’arrivo, tra giovedì e venerdì, di un uragano ribattezzato Medicane. Una definizione che nasce dall’unione delle parole MEDIterranean hurriCANE ovvero Urgano del Mediterraneo.
Previsti venti che potrebbero sfiorare anche i 120 km orari. “Attenzione particolare al Catanese, al Siracusano, al Ragusano e al Messinese ionico. Con rischio di piogge alluvionali. Il tutto accompagnato da venti burrascosi, raffiche di oltre 90-100 chilometri orari sullo Ionio e mareggiate”.
Tra giovedì e venerdì è atteso l’arrivo di questo fenomeno nella Sicilia orientale e nella Calabria ionica. Ancora abbondanti piogge e venti tempestosi per 24-48 ore.
La giunta regionale, in seduta straordinaria e urgente, ha deliberato lo stato di emergenza regionale e ha chiesto al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. Alla riunione del governo ha partecipato anche il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, che ha relazionato sull’ondata di maltempo che da alcuni giorni sta devastando la Sicilia orientale.
La ricognizione dei danni sarà possibile solo dopo il cessato stato di allerta, che purtroppo potrebbe protrarsi fino a domenica.
Il presidente della Regione ha anche avuto un colloquio con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha partecipato a Catania a un vertice in prefettura. Musumeci ha evidenziato al dirigente dello Stato la necessità di seguire a Roma procedure celeri per dare le necessarie risposte al territorio e alle aziende più colpite.