Sottoscritto l’accordo per gli ammortizzatori sociali in favore dei 21 lavoratori del ristorante “Moltivolti”. Il locale di via Giuseppe Mario Puglia, nel centro storico di Palermo, è stato devastato da un incendio qualche settimana fa.
Ad annunciare l’accordo sono il segretario generale Filcams Cgil Palermo, Giuseppe Aiello, e la segretaria con delega al settore, Alessia Gatto, che hanno firmato l’accordo assieme alla Uiltucs. “Salvaguardato il reddito dei lavoratori della società Moltivolti. Le procedure sono state avviate stamattina. Con la richiesta di attivazione del Fis, i 21 dipendenti, mentre sono in corso le verifiche per il ripristino del locale, avranno continuità di reddito e non perderanno il posto di lavoro“.
“Un provvedimento che scatta così celermente – proseguono – in considerazione dei fatti accaduti e dell’importante funzione sociale svolta dall’impresa e dai suoi lavoratori nel quartiere; sorretti dalla grande solidarietà scattata in questi ultimi giorni”.
Il Fis ordinario avrà durata dal 3 febbraio al 31 marzo. “È un segnale importante – concludono quindi Aiello e Gatto – per dare un aiuto concreto a chi ha condotto in questi anni con dedizione l’attività di ristorazione fondata su principi di legalità integrazione ed accoglienza. Un altro tassello per scongiurare la chiusura di questo luogo, punto di riferimento per tante iniziative di funzione sociale e sui diritti dei lavoratori”.
Ristorante siculo-etnico, Moltivolti è nato con lo scopo di permettere di assaporare culture diverse. Uno spazio d’incontro, dunque, in cui il cibo favorisce la relazione tra i tantissimi piatti del mondo che compongono il menu.
A guidare la cucina uno staff multietnico di 5 nazionalità diverse. Le esperienze e i sapori permettono in una sola sera di compiere un viaggio tra l’Italia, la Grecia, il Senegal, il Gambia, l’Afganistan e tanti altri Paesi.
L’attività si basa sulla formula del co-working. 18 postazioni di lavoro indipendenti pensato principalmente come uno spazio condiviso da associazioni del terzo settore, singoli operatori sociali, volontari e gruppi informali che intendono sviluppare progetti di natura sociale, culturale o artistica.
La notizia dell’incendio ha scatenato la solidarietà nei confronti del progetto. L’associazione Libera Palermo ha ad esempio attivato una raccolta fondi per aiutare il titolare a ricostruire l’attività.