Morta per overdose di chemio a Palermo: condannati tre medici a risarcimento

La giovane madre, in cura presso il  Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, morì a seguito di una dose di chemioterapia dieci volte superiore a quanto stabilito dal protocollo

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E’ morta per una dose di chemioterapia dieci volte superiore a quanto previsto dal protocollo. Questo il tragico destino di Valeria Lembo, 34enne madre di un bambino di sette mesi, in cura presso il  Policlinico “Paolo Giaccone”.

Una morte atroce e prematura accaduta nel 2011. Un errore fatale secondo quanto sarebbe stato accertato in sede processuale con il pronunciamento di condanne penali in primo e secondo grado.

I giudici della Corte dei conti, presieduta da Vincenzo Lo Presti, hanno condannato i sanitari coinvolti nella vicenda. Si tratta del primario Sergio Palmeri, che dovrà risarcire l’azienda sanitaria con 875 mila euro; l’oncologa Laura Di Noto e l’allora specializzando Alberto Bongiovanni, che dovranno pagare la somma di 318 mila euro ciascuno. Assolte, invece, le infermiere Elena Demma e Clotilde Guarnaccia.

La Procura regionale della Corte dei conti di Palermo, diretta da Gianluca Albo, ha contestato, ai medici il danno erariale. Nello scorso mese di giugno aveva, inoltre, revocato la costituzione di un fondo creato dal dott. Sergio Palmeri, ex direttore del reparto di oncologia.

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