Morte Antonella, si affievolisce l’ipotesi dell’istigazione al suicidio

Nessun messaggio di invito alla sfida sul cellulare della piccola

antonella

Nessuno avrebbe invitato Antonella Sicomero a partecipare a gare di resistenza o sfide sui social. Sul cellulare della bambina di 10 anni, morta soffocata nella sua casa di via Schiavuzzo nel quartiere Kalsa a Palermo, non ci sarebbero messaggi di inviti o altri contatti. In questo momento, si affievolisce la pista d’istigazione al suicidio poiché non ci sarebbe nessuno a cui contestare tale accusa.

Gli inquirenti stanno ancora controllando lo smartphone di Antonella, setacciando tutte le ultime ricerche sul web della bambina. Possibile anche che la piccola abbia deciso di sua iniziativa di fare la sfida, vedendo dei video sui social o su specifici siti. Dalle testimonianze, la bambina era molto abile nell’utilizzare il cellulare soprattutto i social ma non aveva mai parlato di challenge.

Quella sera non sarebbe stata, però, la prima volta che Antonella faceva il “gioco dell’asfissia”. Infatti la sorella della bambina avrebbe detto agli investigatori che aveva visto fare altre prove del genere in passato ma che non avevano avuto conseguenze. Quella tragica sera del 20 gennaio, Antonella è stata trovata nel bagno con la cinta dell’accappatoio intorno al collo e il cellulare appoggiato su una mensola. La piccola era arrivata all’ospedale Di Cristina in condizioni disperate, l’indomani è deceduta.