Una mostra antispecista che vede il coinvolgimento di animalisti, attivisti lgbt e simpatizzanti del mondo animale.
“Dalla privazione dei corpi allo spreco della vita” è un progetto di Renzo Conti, del coordinamento “Palermo Pride” e presidente della onlus “Felici nella coda”.
Immagini che, al di là del gradimento, non sono certamente destinate a lasciare indifferenti chi le osserva.
L’intento è stimolare una riflessione profonda sulla necessità di sradicare lo specismo e l’antropocentrismo, due elementi storicamente fondanti della società.
La mostra rimarrà fruibile fino a giovedì 14 luglio, negli spazi dell’enoteca letteraria “Prospero”, in via Marche 8 a Palermo.
Le immagini, realizzate dal fotografo Aldo Palagonia, sono in vendita e il ricavato sarà destinato al coordinamento “Palermo Pride”.
Dodici fotografie, altamente disturbanti, che sintetizzano il trattamento, per nulla etico, che gli esseri umani riservano agli animali.
L’elemento shock è rappresentato dalla prevaricazione del più forte sul più debole, nell’assurda convinzione che gli uomini siano superiori rispetto agli altri esseri viventi.
“Anche la difesa dei diritti umani passa da qui – avverte Renzo Conti, ideatore della mostra – è sarà impossibile fino a quando non diventerà affermazione dei diritti di tutti gli esseri viventi”.
Corpi dietro le sbarre, sangue, volti sofferenti, esibizione provocatoria e insistita della crudeltà come monito per indicare quali abissi morali è in grado di raggiungere l’uomo.
La sorpresa diventa sgomento, lo sgomento lascia spazio alla rabbia.
Un groviglio di sentimenti contrastanti che orienta a riflettere sul ruolo arbitrario di dominatore assoluto assunto dall’uomo, capace di qualsiasi forma di atrocità nei confronti dei propri simili e degli animali.
Nella mostra c’è questo, e molto di più, con la volontà di veicolare un messaggio di contrasto allo sfruttamento dei più deboli.
E alla violazione di qualsiasi diritto appartenga agli animali stessi, umani e non, risvegliando un rispettoso intervento solidale tra esseri simili.
Molto più di una semplice mostra fotografica, “Dalla privazione dei corpi allo spreco della vita” è in realtà un’azione più ambiziosa, sia a livello contenutistico che formale.
Vi hanno partecipato sensibilità e professionalità diverse.
L’attore Sergio Vespertino, il regista Giuseppe Cutino, lo stesso Renzo Conti, la social media event manager Daniela Martino, la scrittrice Francesca Picciurro e la dj Francesca Inghilleri, accomunati dalla piena adesione ai valori che ispirano l’iniziativa.
“Un’occasione di crescita collettiva – conclude Renzo Conti – e condivisione di un’esperienza nell’ottica antispecista”.