Omicidio Piera Napoli: Baglione “incapace di intendere e di volere”, una tesi che non convince

“Secondo il PM, che ha un suo perito di parte, Salvatore Baglione sarebbe stato perfettamente cosciente al momento in cui ha commesso i fatti”, afferma l’avvocato della famiglia di Piera Napoli, Ines Trapani

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Si è tenuta questa mattina una nuova udienza per l’omicidio della cantante neomelodica Piera Napoli. Ad assassinare brutalmente la donna, il 7 febbraio dello scorso anno, era stato il marito, Salvatore Baglione. L’uomo, dopo avere inferto alla moglie quaranta coltellate, aveva accompagnato due dei tre figli, di 12 e 14 anni, a casa dei nonni. Data per assodata la colpevolezza di Baglione, che in seguito all’omicidio della moglie aveva rilasciato una confessione, rimane da stabilire la pena che l’uomo dovrà scontare. Il processo, iniziato lo scorso 14 settembre, dovrà adesso chiarire se l’assassino fosse realmente cosciente nel momento in cui ha ucciso la moglie, che proprio ieri, 8 marzo, avrebbe compiuto 34 anni.

Oggi ha parlato il perito di parte dell’imputato, lo psichiatra – afferma a Palermo Live l’avvocato Ines Trapani, uno dei legali che assiste la famiglia di Piera Napoli -. Ha dato un suo parere su quello che poteva essere lo stato psicologico di Salvatore Baglione al momento della commissione del delitto, concludendo che si trovava in uno stato di incapacità di intendere e di volere.”

OMICIDIO PIERA NAPOLI, PROSSIMA UDIENZA AD APRILE: “SI TERRÀ UN CONFRONTO TRA I PERITI”

Ovviamente – procede l’avvocato – il Pubblico Ministero, che ha un suo perito di parte che ha concluso in maniera assolutamente difforme, ha incalzato lo psichiatra della difesa con diverse domande circa la conclusione a cui è arrivato. L’omicida, infatti, dopo il delitto ha compiuto dei gesti tali da fare capire che effettivamente fosse completamente lucido. Quali ad esempio pubblicare su facebook dei post sul rispetto che non viene portato, portare i bambini dai nonni, fare la valigia ed andare dai Carabinieri. Ad effettuare domande incalzanti al perito di parte dell’imputato è stato anche il presidente del collegio, il dottor Sergio Gulotta.

La prossima udienza si terrà l’8 aprile, per il confronto tra i periti – conclude il legale -. All’esito di questa audizione, infatti, si è deciso di riascoltare i due periti, quello del PM e quello sentito oggi, per capire come mai arrivano a conclusioni differenti.

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