Palermo, a rischio sfratto le famiglie dell’ex monastero ai Quattro Canti
La vicenda coinvolge il Comune di Palermo, la Curia e le cinque famiglie, che ormai da nove anni occupano l’ex monastero in piazza del Parlatoio.
Chiedono aiuto alle Istituzioni le cinque famiglie che da nove anni occupano abusivamente l‘ex Monastero delle Vergini Benedettine, a Palermo. Il luogo si trova in piazza del Parlatoio, vicino ai Quattro Canti, ed è di proprietà della Curia.
La vicenda a Palermo
Le cinque famiglie, in una nota, spiegano di aver “messo in sicurezza gran parte dello stabile attraverso piccole opere di auto-recupero. Grazie al loro impegno e alla loro volontà hanno trasformato l’ex Monastero in uno spazio abitativo”.
La Curia ha provveduto al pagamento delle utenze, ma adesso la situazione è mutata. Le famiglie riferiscono infatti di aver ricevuto, nel mese di marzo, delle “minacce indirette di sgombero da parte degli assistenti sociali”.
Una soluzione duratura
La Curia vorrebbe riappropriarsi degli spazi entro ottobre 2021. Le famiglie occupanti l’ex Monastero delle Vergini Benedettine si sono allora messe in moto rivolgendosi agli assessorati competenti. La vicenda ha coinvolto l’assessore alla Dignità dell’Abitare Maria Mantegna, quello al Patrimonio Toni Sala e l’ente della Caritas.
Gli occupanti chiedono una soluzione “concreta e duratura”, che vada oltre il bonus di un anno proposto dal Comune di Palermo. Si aggrappano, inoltre, al regolamento ‘Interventi Abitativi del Comune’, che dispone che in caso di urgenza gli alloggi disponibili siano assegnati prioritariamente ai nuclei familiari con grave disagio abitativo, perché privi di alloggio o con alloggi impropriamente adibiti ad abitazione.