Palermo città più trafficata d’Italia, Catania: “Continuare a investire su mobilità sostenibile”
Il commento dell’assessore alla Mobilità urbana, Giusto Catania, dopo il TomTom Traffic Index 2021, classifica mondiale che ha posto Palermo in prima posizione tra le città più trafficate d’Italia
La graduatoria del TomTom Traffic Index 2021, classifica mondiale calcolata su 404 città di 58 Paesi, restituisce un dato poco lusinghiero per Palermo. Il capoluogo siciliano detiene, infatti, il primo posto tra le città più trafficate d’Italia, il 36esimo al mondo. In generale, alla Sicilia non finisce bene: tra le prime quattro città italiane col maggiore traffico, infatti, Messina e Catania sono la terza e quarta.
Sarebbero 82 le ore in media che un palermitano passa in mezzo al traffico della sua città, a pari merito con Parigi, Rio de Janeiro, Osaka, Dublino e Szczecin, centro polacco. Nel 2021 si è registrata una crescita del traffico del 7% rispetto al 2020 anno caratterizzato da due mesi di lockdown causa pandemia.
Le parole dell’assessore Catania
“C’è un modo concreto per ridurre il traffico cittadino: diminuire l’uso delle automobili per gli spostamenti urbani. È questa la scelta fatta dall’Amministrazione comunale e i dati di Tom Tom sono la conferma che questo processo è necessario. Inoltre, rappresentano uno stimolo a continuare sulla strada della mobilità sostenibile“. Così l’assessore alla Mobilità urbana, Giusto Catania, commenta i dati.
“Palermo, in questi anni, ha acquistato centinaia di nuovi autobus e avviato il sistema tramviario, dimostrando di voler investire sul trasporto pubblico di massa. Abbiamo dato un’alternativa alle automobili istituendo 250. 000 metri quadrati di aree pedonali, pianificando 120 chilometri di piste ciclabili, realizzando decine di chilometri di spazi riservati alle biciclette; limitando la circolazione stradale alle automobili più inquinanti, investendo sulla micro-mobilità elettrica e sulla sharing mobility”.
Mobilità a Palermo: “Ritardo storico”
“È evidente – prosegue l’assessore – che questo non è ancora sufficiente. Facciamo i conti con un ritardo storico della città negli investimenti sulla mobilità urbana, ma il percorso è stato tracciato e, in questo momento, la città ha a disposizione un ulteriore miliardo di euro per ampliare il sistema tramviario, costruire dodici parcheggi di interscambio, chiudere l’anello ferroviario, progettare nuove piste ciclabili”.
“Tutte queste scelte sono state possibili – conclude Catania – grazie alla capacità dell’Amministrazione comunale di guardare lontano, contrastando resistenze e pregiudizi, e i risultati saranno presto visibili. Chi continua a immaginare Palermo solo a misura di automobile è rimasto legato a un antiquato e superato modo di vivere la città”.