Sebastiano Tusa è tragicamente scomparso due anni fa ma, al di là della liturgia della memoria, sembra essere ormai maturo il tempo per una riflessione di tipo storiografico sulla sua figura.
Un’idea che la Fondazione “Ignazio Buttitta” concretizzerà con un convegno internazionale di studi a Palermo, in programma dal 4 al 6 novembre prossimi.
Al centro, l’archeologia, la personalità dello studioso, attivo nella ricerca e nella tutela dei beni culturali e il suo contributo alla divulgazione della conoscenza.
A ospitare l’iniziativa sarà il Museo Archeologico Regionale “Antonio Salinas” in piazza Olivella.
Per partecipare al convegno occorre prenotare ed essere in possesso del green pass.
Per informazioni è possibile contattare la Fondazione ai numeri 091 7026433 e 339.1852655 oppure inviare una mail a fondazione.buttitta@yahoo.it.
“Percorsi di archeologia nella Sicilia occidentale. Sebastiano Tusa in memoriam (1952-2019)”: è il titolo del convegno a cura della Fondazione, con il sostegno della di Boeing Community Investment Fund.
L’ evento si avvale inoltre della collaborazione del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e del Museo Archeologico Regionale.
I lavori vedranno la presentazione del documentario dal titolo “Sulle orme di Sebastiano”, di Nicola Ferrari.
Tra i momenti più significativi, l’assegnazione di tre borse di studio “Sebastiano Tusa per la ricerca archeologica in Sicilia”.
Il convegno e le borse di studio rientrano in un progetto molto più ampio e articolato che si svilupperà nell’arco di due anni.
L’ evento di novembre sarà incentrato sulla figura dell’intellettuale e sui molteplici aspetti della sua ricerca.
Un ‘attività sostanziatasi in decine di scavi, interventi di tutela e ricognizioni e successivamente confluita in una sterminata bibliografia ricca di centinaia di titoli.
Oltre che nella sua duplice attività di funzionario degli enti di tutela e docente universitario.
Il convegno si articolerà in diversi percorsi tematici, che prendono in esame Selinunte, Pantelleria, la Sicilia occidentale prima degli Elimi e la Sicilia centro- occidentale.
E ancora, l’archeologia subacquea, il mondo elimo e la Sicilia occidentale, i musei, il museo diffuso e la comunicazione.
Ciascuno di essi è collegato alle attività di Sebastiano Tusa e fa riferimento al territorio in cui lo studioso si trovò ad operare.
Ovvero, la Sicilia occidentale e in particolare le province di Palermo e Trapani.
Le relazioni sono affidate a studiosi di rilevanza internazionale, che esamineranno il contributo di Sebastiano Tusa allo sviluppo della ricerca.
I familiari dello studioso scomparso porteranno la loro testimonianza, insieme alle autorità regionali e accademiche.
“Le iniziative dedicate a mio padre Sebastiano Tusa- spiega il figlio Andrea – sono il frutto della nostra collaborazione con la Fondazione”.
“Previste anche la sistemazione e l’inventario della biblioteca di mio padre – aggiunge Andrea Tusa – l’organizzazione e la realizzazione di un altro convegno a lui dedicato e lo svolgimento di indagini archeologiche in Sicilia”.
“Spero vivamente – auspica – che questo progetto costituisca un punto di partenza per l’avvio di una serie di attività”.
“E che tutto ciò possano contribuire seriamente – conclude – a tenere viva la memoria di mio padre, dei suoi insegnamenti, e di tutto ciò che è riuscito a realizzare per la tutela, lo studio e la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico e culturale, e più in generale per la crescita culturale della Sicilia”.