David Di Michele, ex attaccante del Palermo (con la quale maglia ha collezionato 48 presenze condite da 16 reti) è stato intervistato dal “Giornale di Sicilia”. L’ex calciatore, originario di Guidonia, ha ricordato il suo passato in rosanero, ma ha detto la sua anche su Corini, Brunori e Rinaudo. Di seguito un estratto dell’intervista.
“Palermo è una squadra ambita, dal grande blasone – esordisce Di Michele -, e poi c’è una città stupenda che vive di calcio. Nei miei confronti c’è sempre stato grande affetto e sono stato benissimo. Poi la società ha fatto scelte diverse e mi sono dovuto adattare, fosse stato per me – confessa – non sarei andato via. Mi auguro che la squadra riesca a tornare dove merita la città, la gente e la piazza”.
“È un allenatore innovativo – afferma l’ex attaccante rosa –, ha studiato e ha grande esperienza. Fa giocare molto bene la squadra, poi però in Serie B ci sono tante squadre che ti fanno giocare veramente male e quindi a volte perdi in bellezza di gioco o fai partite brutte perché l’avversario non ti fa giocare. Ma le squadre di Corini giocano e fanno risultati. È un peccato che non sia riuscito a raggiungere i playoff”.
“Ha fatto grandi cose in Serie C e si è ripetuto in B – dice Di Michele al ‘Giornale di Sicilia’ – confermando che non è solo un bomber da Lega Pro, ma un giocatore da categoria superiore. Segnare tutti questi gol in un campionato come quello appena trascorso non è da tutti. Avrà tutta la voglia di confermarsi ancora una volta. L’ambizione di voler giocare in Serie A ti fa superare qualsiasi ostacolo e alzare sempre di più l’asticella”.
“È una persona molto educata che sa come approcciarsi – asserisce -. Nonostante le problematiche iniziali, ha costruito una squadra importante. Quest’anno credo che lo abbia aiutato molto per comprendere meglio dove migliorare una squadra che comunque era già allestita molto bene”.
Fonte immagine: archivio Palermo calcio
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