Cultura

Palermo, Selima Giuliano soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali

Con i suoi quarantotto anni, è la più giovane tra i dirigenti della Regione Siciliana, ma il suo curriculum annovera incarichi importanti e prestigiosi. Selima Giorgia Giuliano è la nuova Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo. Succede a Lina Bellanca, andata in pensione lo scorso 31 dicembre. A designarla, è stato il dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali, Sergio Alessandro, cui compete la nomina. Dagli anni novanta è alla guida del Centro Regionale del Catalogo e della Documentazione. Ha ricoperto anche il ruolo di responsabile della Sezione per la tutela e la valorizzazione dei beni demo- etno-antropologici della Soprintendenza di Ragusa. Sino al 2016, è stata inoltre responsabile delle strutture produttive e di archeologia industriale presso la Soprintendenza di Palermo.

IMPEGNO LEGALITARIO E CULTURALE

Selima Giorgia è la figlia più piccola di Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo, ucciso dalla mafia nel 1979; ha altri due fratelli, Emanuela e Alessandro, divenuto anche egli funzionario della Polizia di Stato. Il suo percorso professionale racconta un impegno costante nella salvaguardia del patrimonio culturale anche sotto il profilo del rispetto delle regole e della legalità come presupposto fondamentale di civiltà e crescita sociale. Da qui, nascono le ragioni della dichiarazione di interesse culturale del casolare dove è stato ucciso Peppino Impastato, della Casa Memoria Pino Puglisi e dell’Albero Falcone.

Tutti luoghi emblematici di impegno e riscatto collettivo.

Selima Giuliano si è distinta nella promozione e realizzazione di progetti di valorizzazione dell’heritage siciliano.

Tra le iniziative più significative, figura l’avvio del procedimento di dichiarazione di interesse culturale del brand “Targa Florio”, attività svolta in sinergia con la Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo.

Sul fronte della Catalogazione, porta la sua firma il progetto a carattere regionale “I Luoghi della Cultura”, che per la prima volta ha previsto l’utilizzo del sistema catalografico nazionale, consentendo la massima visibilità e conoscenza del patrimonio isolano.

La dirigente ha seguito, inoltre, i lavori di restauro del Villino Favaloro, individuato quale sede del Museo regionale della Fotografia.

Di recente, ha ricevuto un encomio da parte del dirigente generale del Dipartimento Beni Culturali, Sergio Alessandro, per la “professionalità, dedizione e passione, in una situazione sociale così straordinaria da non avere precedenti” con cui ha realizzato nei locali di un bene confiscato alla mafia l’Info-Point dei Beni Culturali Siciliani.

Il nuovo servizio, inaugurato nei giorni scorsi a Palermo dall’assessore al ramo Alberto Samonà, rappresenta un prestigioso punto di comunicazione aperto al pubblico.

Un ulteriore tassello nella valorizzazione della ricchezza del patrimonio culturale siciliano.

Published by
Marianna La Barbera