“La Pandemia richiede che si modernizzi il sistema trasporto in Sicilia”

Lo dichiarano i sindacati: “Per far ripartire produzione e occupazione nell’Isola”

economia, infrastrutture

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“L’emergenza sanitaria ha certamente rimarcato con forza quanto sia necessario il bisogno di mobilità di lavoratori e cittadini, delle imprese e dell’economia in genere. Tutto ciò richiede un’immediata modernizzazione della Regione. C’è da realizzare le opere previste e concretizzare un sistema dei trasporti e delle infrastrutture regionali articolato nei singoli territori ma interconnesso con l’Italia e l’Europa”. Così i segretari generali Sebastiano Cappuccio e Dionisio Giordano della Cisl e della Fit siciliane. Una sorta di rilancio sull’onda della pandemia nei confronti del Governo regionale a due anni dalla presentazione del libro bianco libro della Cisl sulle infrastrutture in Sicilia.

CRITICITA’ SEGNALATE BEN PRIMA DEL VIRUS

“Con lo slogan ‘Rimettiamo il moto il Paese’”, dice Salvatore Pellecchia segretario generale Fit Cisl Nazionale, “il sindacato aveva già evidenziato nel 2019 e quindi ancora prima della pandemia, che le enormi criticità che si addensavano sul settore dei trasporti correvano il serio rischio di rendere il paese meno competitivo. Ciò determinando perdita di efficienza del sistema produttivo italiano ed allargando il divario Nord-Sud. Tutto questo con le aree meridionali del paese sempre più arretrate e con maggiori difficoltà a tenere i livelli occupazionali, altro che crescita”.

UNITI PER UN COMUNE OBIETTIVO

Da qui la richiesta al Governo di un “Patto per i Trasporti, con regole chiare e trasparenti e con il lavoro collegiale frutto del coinvolgimento di tutti i corpi sociali e delle loro rappresentanze”. Pellecchia continua affermando che oggi più che mai c’è una priorità per il Paese e per il Sud. “C’è bisogno di ‘Connettere la Sicilia’ con un Patto dei Trasporti che preveda il coinvolgimento e il confronto con tutti i corpi sociali. Oltre che di una nuova visione politica che faccia prevalere responsabilità e non interessi di parte”.