Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ieri sera è intervenuto nel programma Zona Bianca, su Rete 4. Nel corso del collegamento Lavrov ha pronunciato parole di accusa nei confronti dell’Italia, che, a suo dire «è in prima fila tra i paesi che non solo adottano sanzioni anti-russe, ma anche tutte le iniziative in questo senso. All’inizio è stata una sorpresa ─ ha detto ─, mi sembrava che il popolo italiano e l’Italia avesse un approccio un po’ diverso e sapesse distinguere il bianco dal nero”. Inoltre ha affermato che l’Occidente combatte «sul campo» in Ucraina. Ma non ha portato nessuna prova a supporto di questa affermazione. Questa è stata la prima apparizione di Lavrov in una tv occidentale dall’inizio della guerra, . E la scelta di dare spazio a un uomo del Cremlino senza il minimo contraddittorio ha suscitato molte polemiche.
Sergej Lavrov ha sostenuto che la Russia ha sempre lavorato per ridurre al minimo il rischio di guerra nucleare, dimenticando che sui canali russi scorrono regolarmente simulazioni della devastazione che armi nucleari potrebbero creare nelle capitali europee. Ha affermato inoltre che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sia portatore di idee antisemite e naziste, benché ebreo: «Ma questo non significa niente ─ ha detto Lavrov ─, anche Hitler aveva origini ebraiche». Ed ha affermato: «Non vogliamo rovesciare Zelensky. Non puntiamo a un cambio di regime a Kiev, questa è una specialità degli americani. Non chiediamo nemmeno che si arrenda. Quello che chiediamo è che interrompa le ostilità e lasci andare i civili. Vogliamo fare in modo che dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia». Zelensky dovrebbe «cessare le ostilità». ha detto. Ed alla domanda sullo stato di salute di Putin ha risposto seccamente: «Questo dovete chiederlo ai leader che lo hanno incontrato».
L’intervento di Lavrov ha suscitato molte polemiche sui social, in particolare su Twitter. Il web si è infiammato per le affermazioni del russo a proposito della strage di Bucha, che ha definito “un’evidente fake”. «La verità è solo una ─ ha detto ─. Il 30 marzo, i militari sono usciti da Bucha, il sindaco ha dichiarato la vittoria ed ha detto che la città era tornata a una vita normale. Poi dopo tre giorni hanno cominciato a far vedere questi morti. Non voglio approfondire, ma è talmente evidente che è un fake». Questi alcuni dei commenti più critici: “L’intervista a Lavrov è pura negazione della realtà”; “Solo in Italia può trovare spazio un simile figuro”; “Credo ci sia un limite a tutto, con Lavrov questo limite è stato ampiamente superato”. Ci sono stati anche utenti che hanno chiesto scusa al popolo ucraino, ed altri che hanno criticato la mancanza di contraddittorio.
Inoltre a molti non è piaciuto l’augurio di “buon lavoro” con cui il conduttore di “Zona Bianca” Giuseppe Brindisi ha salutato il ministro Lavrov. Però c’è stato anche qualcuno che ha difeso la scelta della trasmissione di invitare un esponente del governo russo, definendola “ineccepibile” dal punto di vista giornalistico.