“Rambla” a Palermo, Franco Miceli: “Non si può continuare a improvvisare, manca la cultura del progetto”

“Affrontare il tema dell’ingresso del porto e del suo rapporto con la via Amari richiede un progetto di architettura e non una rosa dei venti dipinta sull’asfalto”. Così il candidato sindaco per il centrosinistra Franco Miceli

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“Nel concordare con quanto espresso dal Presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo, Jano Monaco, aggiungo che l’assenza della ‘cultura del progetto’ produce effetti negativi per la città”. Così Franco Miceli, candidato Sindaco di Palermo del centrosinistra. La progettazione degli spazi urbani non può essere lasciata all’improvvisazione – procede Miceli – come ho sempre sostenuto. L’unica modalità da seguire è quella del concorso di progettazione, che ritengo essere l’unico modo possibile per selezionare la qualità. La città di Palermo ha un grande bisogno di avviare processi di rigenerazione urbana, al centro come in periferia, e dovrà recuperare nei prossimi anni un deficit di architettura contemporanea e di questo mi occuperò.  Affrontare il tema dell’ingresso del porto e del suo rapporto con la via Amari, che è altra cosa di fare la Rambla – conclude Miceli -richiede un progetto di architettura e non una rosa dei venti dipinta sull’asfalto.”

LA RAMBLA A PALERMO, ORDINE DEGLI ARCHITETTI: “ENNESIMA OCCASIONE PERSA PER RIGENERARE UNO DEI LUOGHI SIMBOLO DELLA CITTÀ”

 “Altro che Rambla di Palermo. Si tratta della ennesima occasione persa o non colta di dare forma e dignità architettoniche a uno spazio urbano di particolare importanza e delicatezza in cui la città si apre al suo porto, reso più complesso dai problemi della mobilità fronte mare”. Così Iano Monaco, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Palermo e della sua Fondazione, commenta l‘allestimento apparso da qualche giorno in via Emerico Amari davanti al porto e annuncia che “domani la riunione del Consiglio dell’Ordine -e poi anche quello della Fondazione- affronterà questi argomenti per formulare proposte concrete di collaborazione con il Comune di Palermo che saranno portate all’attenzione della nuova Amministrazione”.

“Oltre ai programmi della nuova Amministrazione comunale con la quale speriamo di collaborare – dice Monaco – aspettiamo di conoscere con quali soluzioni architettoniche e urbanistiche l’Autorità Portuale intenda risolvere i problemi di quello spazio di connessione tra porto e città, lato mare, in esito al concorso esperito nel 2018, magari organizzando una mostra dei progetti di quel concorso e, soprattutto, di quello vincitore”.

Monaco prosegue invitando  la prossima Amministrazione comunale ad  “una maggiore e migliore attenzione anche a questi aspetti apparentemente minori dell’assetto della nostra città. A tal fine – dice – dichiariamo la più ampia disponibilità dell’Ordine degli Architetti PPC di Palermo a collaborare affinché i non luoghi di Palermo diventino luoghi in cui sia bello e piacevole stare, muoversi, vivere, frutto di una progettazione meditata e consapevole del suo ruolo e della sua importanza”. Infine, una lancia in favore di Confartigianato che ha materialmente realizzato la Rosa dei venti nella piazza-non piazza di via Amari: “La sua disponibilità avrebbe meritato da parte del nostro Comune ben diversa attenzione progettuale”.