Si è tenuta stamani, all’hotel San Paolo Palace di Palermo, la conferenza stampa di Cateno De Luca. Un’occasione nella quale il candidato alle prossime elezioni regionali ha presentato alcuni dei nomi a suo sostegno. E anticipato alcuni retroscena relativi alle altre forze politiche in campo.
“Noi siamo pronti già da tempo. Abbiamo già definito in ambito regionale il nostro programma, i 10 comandamenti programmatici, che abbiamo presentato durante la nostra camminata. Ora stiamo iniziando a presentare le nostre liste”. Così De Luca alla stampa, annunciando l’esistenza, in tutto, di tre liste. Due saranno rese note prima di Ferragosto.
“Siamo pronti, siamo in attesa dei candidati. La Chinnici si ritirerà domani, sarà ufficializzata la spaccatura fra PD e Cinque Stelle. La Chinnici è entrata in crisi perché non è fatta per questi giochi, una brava persona che non è abituata”. Questa la prima delle indiscrezioni di De Luca ai giornalisti.
Poi la seconda: “Stanotte hanno anche definito il candidato del centrodestra. Il buon Minardo è riuscito ad acquistare le posizioni che mancavano. L’asse che ha prevalso è stato quello di Raffaele Lombardo, gli ultimi acquisti stanotte sono stati fatti, domani avrete l’ufficialità”.
Cateno De Luca non ha dubbi sull’esito della partita delle elezioni. “L’ho vinta. Non so, cos’altro devono fare gli avversari per fami vincere questa partita? Anche i cretini sanno che accreditare, anche da un punto di vista di comunicazione, un candidato in agosto è veramente una scelta folle”.
Nessuno stupore, invece, sulle dimissioni di Nello Musumeci. “Non sono rimasto sorpreso, tanto che oggi stiamo presentando i candidati perché eravamo preparati. Avendo qualche amico uscere che mi racconta le dinamiche, abbiamo avuto modo di predisporre la macchina organizzativa”.
“Se oggi siamo i primi in Sicilia a presentare i candidati è ovvio che non siamo stati presi di sorpresa”, sottolinea. De Luca, come al solito, non usa mezzi termini. Definisce “indecorosa” la “ritirata del buon Musumeci“. “È un presidente che scappa. Se n’è andato col bottino e non si presenta neanche in Parlamento, obiettivamente è un modo indegno per chiudere la sua sciagurata legislatura. Non averlo e poterlo infilzare in una campagna elettorale è per noi un vulnus, ma pazienza: ci misureremo col buon Nino Minardo”.
Due parole anche su Stancanelli. “Ignazio La russa e Giorgia Meloni sono esattamente i killer della candidatura di Raffaele Stancanelli. Musumeci nel patto che ha fatto, una clausola che ha messo per dimettersi era quella che andava bene qualunque candidato al suo posto, tranne Raffaele Stancanelli”. Così afferma Cateno De Luca, rivelando che, secondo fonti per lui certe, Musumeci sarebbe destinato alla carica di sottosegretario per il Sud.
Tra i candidati a sostegno di Cateno De Luca c’è anche Igor Gelarda, ex consigliere comunale di Palermo, appena uscito dalla Lega.
“Sono orgoglioso e contento di essere candidato nella lista di Cateno da Luca sia per la camera, collegio uninominale di Palermo centro sud, che alle regionali”, ha dichiarato.
“Quello di Cateno è un progetto ambizioso ma che ha solide radici nella disperazione e nella stanchezza dei siciliani. Molta gente mi dice che i suoi metodi rassomigliano a quelli dei grillini della prima ora. Può darsi, rispondo io, ma con una enorme differenza. Cateno ha dimostrato di sapere fare bene il sindaco in ben tre comuni siciliani, uno quello di Messina tredicesima città d’Italia. Messina dove, dopo oltre 100 anni di vergogna, è stato lui a togliere le baracche del terremoto del 1908”.
“Quindi io mi identifico pienamente in un progetto di Rinnovamento profondo, lo scardinamento della malapolitica siciliana sistema, unito alla capacità di amministrare che ha dimostrato Cateno. Ho lottato cinque anni da consigliere comunale per la mia città non fermandomi mai, e ho intenzione di continuare a farlo anche per tutti i siciliani”.