Sequestro italiani Libia, mamma Rosetta:”Voglio riabbracciare mio figlio”

La diocesi di Mazara ha pubblicato un video con l’appello di Rosetta Ingargiola, 74 anni, mamma di Pietro Marrone

mamma rosetta

appello di mamma rosetta

Sono esattamente tre mesi che i diciotto pescatori di Mazara del Vallo sono ostaggi del generale Khalifa Haftar, in Libia. I diciotto, otto italiani e dieci stranieri, 6 tunisini, 2 senegalesi e 2 indonesiani, furono catturati in acque internazionali. Il sequestro avvenne a 72 miglia dalla costa, ben oltre le 12 miglia stabilite dalle leggi internazionali, ma rivendicate dalla Libia il primo settembre, durante una battuta di pesca di gambero rosso sui pescherecci Antartide e Medinea. Furono portati prima a Bengasi, nella “capitale” del generale che prova a rovesciare il regime di Al Sarraj, riconosciuto dall’Occidente, e quindi nel carcere di El Kuefia, dove sono trattenuti da ormai 91 giorni.

DA 20 GIORNI NESSUNA NOTIZIA

Di loro, praticamente non ci sono notizie da almeno 20 giorni. Il sequestro avvenne proprio all’indomani di un viaggio istituzionale del Ministro degli Esteri in Libia. Soltanto una volta, lo scorso 11 novembre, i famigliari dei pescatori italiani hanno potuto sentire i loro cari per telefono. Il ministro Di Maio ha diramato un’unica nota ufficiale lo scorso 22 settembre. Poi, in Parlamento ha spiegato di star lavorando provando a coinvolgere altre diplomazie vicine al generale Haftar per arrivare a una soluzione del doloroso caso del sequestro. Poi, il silenzio, nonostante un sit in, durato giorni interi, dei parenti dei pescatori a Roma.

L’APPELLO DI MAMMA ROSETTA

Un altro sit in è stato organizzato nei giorni scorsi nell’aula consiliare del comune di Mazara per chiedere la liberazione dal sequestro dei diciotto marittimi. Il generale Haftar chiede la liberazione di quattro scafisti libici. Scafisti condannati per aver provocato la morte di 42 migranti nel naufragio di un barcone nel 2015. La diocesi di Mazara ha pubblicato un video con l’appello di Rosetta Ingargiola, 74 anni, mamma di Pietro Marrone, comandante del Medinea, uno dei due pescherecci sequestrati. “Voglio abbracciare mio figlio il più presto possibile”, ha detto la signora Ingargiola.