Oggi, domenica 16 maggio, è una data a suo modo storica perché sancisce la fine della zona arancione in Sicilia, che da domani passerà in zona gialla. La misura, come era accaduto lo scorso anno, arriva a ridosso della stagione estiva, grazie al netto calo dei contagi. Tuttavia quest’anno, grazie alla campagna vaccinale, c’è da sperare che si tratti veramente di un nuovo inizio, dopo un periodo buio che dura, a fasi alterne, da oltre 14 mesi.
Diverse le categorie commerciali che potranno tornare ad aprire. In particolare a Palermo le attività di ristorazione riprenderanno l’attività, seppur, al momento, utilizzando solamente spazi all’aperto per il pubblico. A tal riguardo il sindaco Leoluca Orlando, dopo avere risolto la questione legata alle strisce blu, ha dato il via libera per provvedimenti urgenti atti a consentire l’occupazione del suolo pubblico da parte dei ristoratori.
Da domani, 17 maggio, la zona gialla permetterà la riapertura di cinema, teatri e sale concerto, con capienza massima consentita del 50% e non superiore a 500 posti a sedere al chiuso e 1000 all’aperto. Torneranno in attività anche musei e mostre, con obbligo di prenotazione nel week end. Per quanto riguarda lo sport, si potrà tornare in piscina all’aperto fin da subito, mentre in palestra dal primo giugno. Sarà consentito la pratica di sport a contatto, come i giochi di squadra con il pallone.
Le categorie produttive che torneranno a lavoro, inoltre, potranno beneficiare della presenza di un pubblico non più costretto ad osservare misure restrittive fino a ieri in vigore nel capoluogo, una su tutte il divieto di stazionamento in alcune aree della città e il divieto di accesso alle spiagge. Queste ultime, come si può facilmente immaginare, torneranno a ripopolarsi, senza timore di incorrere in controlli o sanzioni. A mondello al via i lidi balneari della società “Italo-Belga”, che annuncia anche il ritorno delle cabine, anche se in misura non superiore a 150 unità.
Tuttavia il Primo cittadino di Palermo ci tiene a rimarcare che “l’allentamento delle restrizioni non deve farci abbassare il livello di guardia. Occorre prudenza, – sottolinea Orlando – e il mantenimento da parte di tutti delle comuni abitudini che ci siamo dati in questi mesi: distanziamento, mascherina e frequente igienizzazione delle mani“.