Cimiteri, un imprenditore:”Progetto bocciato, inspiegabile ostruzionismo”

Nunzio Trinca, Presidente della Cooperativa Aurora Assistence:”Tendiamo una mano al Comune che risponde picche. Per i privati a Palermo non c’è spazio”

cimitero santa maria di gesu

santa maria di gesu ampliamento

Pace, anzichè polemiche e trambusto, dovrebbe essere l’unica parola da associare ai cimiteri. Perchè l’ultima dimora, dopo tante preoccupazioni e tribolazioni terrene, questo necessiterebbe per ciascuno. Motivo per il quale dare una degna sepoltura ai propri cari lo si sente come un dovere irrinunciabile e, quando ciò non è possibile, monta il rammarico. Anche se, nel caso dell’emergenza cimiteri di Palermo, sarebbe più corretto parlare di risentimento nei confronti di chi, pandemia o meno, mai avrebbe dovuto permettere tutto ciò. Il manifesto del disagio vissuto nel capoluogo siciliano giunge in primis dal cimitero dei Rotoli. Laddove disturbano la vista e l’animo le quasi 800 bare accatastate all’interno delle provvisorie tensostrutture.

Si potrebbe dire che quella attuale è un’ inaspettata situazione di emergenza globale che ha colto di sorpresa tutti, ma nella fattispecie resta una giustificazione che convince poco. Come spiega, intervistato da Palermo Live, Nunzio Trinca, Presidente della Nunzio Trinca & Aurora Assistance. Società operante in tutti i cimiteri della città di Palermo e della provincia.

PROGETTO BOCCIATO


Quella della inadeguatezza dei cimiteri della nostra città è una questione che si trascina ormai da anni – esordisce Nunzio Trinca. Proprio per questo motivo, la mia impresa ma non solo, ha voluto mettersi a disposizione con l’intento di tendere una mano al Comune. Già quattro anni fa, nel 2015/2016 presentammo un progetto per la realizzazione di due forni crematori per il cimitero dei Rotoli. A quest’ora Palermo avrebbe potuto avvalersi di un impianto importante. Ma il Comune, nonostante la prevista possibilità di incassare soldi, lo bocciò. 100 euro per ogni cremazione nelle casse dell’Amministrazione senza spendere un euro a fronte del nostro ingente investimento.”

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La tensostruttura dei Rotoli

UN INSPIEGABILE OSTRUZIONISMO


Ciò che dispiace è il dovere prendere atto dell’inspiegabile ostruzionismo che riscontrano le imprese locali quando si fanno avanti per realizzare qualcosa di buono nella loro città. Al nostro Project financing, inizialmente considerato impeccabile, i tecnici del Comune riescono sempre a trovare il pelo nell’uovo -afferma Trinca. Eppure la mia è un’impresa che da decenni opera in tutta serenità nelle strutture cimiteriali della provincia. Insomma, una situazione che alla lunga finisce per stancare e che fa intendere quanto a questa amministrazione stia più a cuore il pubblico che il privato”.

IMPRESE PRIVATE DI PALERMO PENALIZZATE


Come dire, nulla di nuovo sotto il sole di Palermo. “Chiaro – rimarca Nunzio Trinca a Palermo Live -, ma non si rimpiangano poi tutti coloro che decidono di cercare fortuna fuori dalla nostra terra. Non si fa altro che parlare delle possibili soluzioni per trattenere i giovani, e non solo di questa città, ma all’atto pratico non si fa mai nulla. Mi viene da pensare a quanto, ad esempio, avrebbe potuto in tal senso giovare la costruzione del nuovo cimitero previsto nell’area di Ciaculli. Per un po’ di anni tante sarebbero state le ditte e le maestranze in genere che vi avrebbero gravitato attorno”. Anche in quel caso però, tra vincoli paesaggistici e burocrazia, non se ne fece nulla. Nonostante ciò il progetto sembra non sia stato del tutto riposto nel cassetto dal Comune.

Il progetto del Cimitero di Ciaculli ormai congelato da anni

SPAZIO AI COLLEGHI DEL NORD


Aleggia dunque una sorta di maledizione per gli imprenditori palermitani che vogliono investire nella loro città? Amareggiato, Nunzio Trinca, la butta sul sarcasmo. “Non so se a questo punto convenga trasferire la ragione sociale al nord Italia per essere presi in considerazione.” Un’affermazione non tanto casuale se si considera che, “quando 4 anni fa abbiamo fatto il progetto per la realizzazione di due forni crematori – racconta Trinca -, del costo di 1ml e 300mila euro, la progettazione prevedeva un costo tra 30 e 40 mila euro. Guarda caso, lo scorso anno, il bando indetto dal Comune se lo è aggiudicato un’ impresa di Rimini consociata con una ditta di Reggio Calabria. Per una progettazione il cui costo ammontava a 180 mila euro. Considero tutto ciò una vera e propria offesa alla professionalità e alla bravura dei tecnici di questa città ai quali ci rivolgemmo per la stima dei costi di fattiblità dei forni crematori”.

LA CARTA DA GIOCARE? L’AMPLIAMENTO DEL SANTA MARIA DI GESU’


Ma nonostante tutto, la volontà di non cedere e di contribuire alla soluzione dei problemi dei cimiteri della città natale è grande. “Abbiamo recentemente presentato il progetto dell’ampliamento del cimitero di Santa Maria di Gesù, abbassando i prezzi sulla base di ciò che ci hanno richiesto all’inizio dello scorso anno. Siamo venuti incontro al Comune nonostante l’esosità dell’investimento. Investimento che prevede costi di gestione del personale (almeno 200 i lavoratori previsti, ndr) oltre che dell’area, per la quale abbiamo chiesto una concessione trentennale. Tutto sotto la stretta supervisione del Comune. Su 30mln di investimento il nostro ricavo sarebbe del 30%, in quanto trattasi di opere pubbliche di prima necessità. Nelle spese trentennali è contemplata l’Iva, il personale, l’amministrazione, la luce, la manutenzione, le liquidazioni, l’attrezzatura e quant’altro. Tutti calcoli al centesimo sui quali, nonostante tutto, si riesce puntualmente a trovare il pelo nell’uovo”.

IL MECCANISMO DEI PROJECT FINANCING


Per chiarire al meglio il contesto entro il quale si muovono le imprese partecipanti ai bandi comunali, Trinca tiene a precisare. “Nei Project financing chi ha un’idea la presenta al Comune tramite un progetto di fattibilità. Non appena lo stesso passa nelle mani del Consiglio Comunale che mostra l’intenzione di portarlo avanti, le imprese partecipanti sono tenute a presentare un progetto definitivo apportando migliorie. Da qui lo stesso va a bando europeo. Ciò senza che sia detto che ad aggiudicarselo possa ad esempio essere l’Aurora Assistence di Palermo della quale sono presidente. A quel punto, qualsiasi grossa società abbia nelle sue possibilità di abbassare i prezzi è libera di farlo finendo così per aggiudicarsi i lavori. Resta però il mistero –conclude Nunzio Trinca – del perché la mia ditta lavori nei cimiteri di Bagheria, Misilmeri, Capaci e a Villabate, dove sto costruendo 150 loculi, ma a Palermo non possiamo fare nulla”.