Continua la trafila dei tirocinanti dell’Avviso 22, che non hanno ancora ricevuto il pagamento del tirocinio già svolto e completato. Il progetto della Regione Siciliana, finanziato dai fondi dell’Unione Europea, prevedeva un periodo di praticantato da 6 a 12 mesi, con una retribuzione bimestrale di circa 1000 euro.
Sulla questione torna a parlare Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22. “Dopo l’ennesima perdita di tempo dell’Assessorato al Lavoro, è necessario trovare una soluzione per risolvere il blocco dei restanti pagamenti delle indennità dovute di diritto ai tirocinanti dell’Avviso 22. Questi, dopo aver svolto con regolarità il proprio lavoro, rischiano di perdere sia l’esperienza maturata che i soldi stanziati e mai ricevuti. Tra i tirocinanti ve ne sono alcuni che addirittura aspettano da due anni di essere pagati, rischiando seriamente di aver lavorato e di essere stati sfruttati senza ricevere nulla”.
Lauria prosegue. “Così come non è certo colpa dei tirocinanti se il bando è stato originato male e con procedimenti troppo complicati; allo stesso tempo la Regione Siciliana non può mettere a rischio il diritto dei tirocinanti di ricevere ciò per cui hanno faticato a causa di una procedura poco trasparente. Arrivati a questo punto i tirocinanti vogliono sapere con chiarezza dove si intoppano la pratiche; vogliono avere contezza dei tempi di pagamento. Vogliono soprattutto che l’Assessorato al Lavoro chiarisca finalmente i motivi dei ritardi e trovi una soluzione che non crei disparità tra i tirocinanti perché è diritto di tutti di essere pagati allo stesso modo e con gli stessi tempi”.
Sulla questione è tornato a intervenire deputato Nuccio di Paola del M5S. “Ci segnalano vari pagamenti bloccati, i tirocinanti non hanno contezza di quale sia la problematica – ha dichiarato ieri in seduta all’Ars -. La richiesta che è stata fatta più e più volte all’Assessore del Dipartimento è di rendere pubblico qual è la problematica che blocca le pratiche di questi tirocinanti”.
Il deputato ha chiesto al Presidente Gianfranco Miccichè di indagare presso l’Assessorato competente per capire e risolvere la problematica dei pagamenti dei tirocinanti
Lauria ricorda anche l’impegno che lo stesso presidente dell’Ars aveva assunto. “Il presidente Miccichè si era assunto l’impegno di chiamare personalmente in Assessorato e trovare un bandolo alla matassa; ad oggi è tutto fermo e in silenzio in questa che sta diventando la storia infinita dei tirocinanti dell’Avviso 22. Questa è l’ennesima dimostrazione che il governo Musumeci non è in grado di garantire i diritti dei lavoratori siciliani ed ancora una volta si calpestano i diritti costituzionali da parte chi deve tutelare e vigilare”.