Tram bocciato a Palermo, la polemica continua, Catania: “Scelta criminale”
Non ha dubbi sulla validità del progetto l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, per il quale bocciare la linea A è stato un danno per la città di Palermo. Opposta la posizione del consigliere di Oso, Ugo Forello, che sottolinea l’inadeguatezza del progetto a seguito delle verifiche effettuate
Con 21 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti il Consiglio comunale di Palermo ha approvato l’emendamento per boccia la linea A del tram (via Roma e via Libertà). La questione ha suscitato non poche polemiche in ambito politico e non solo. Convinto della validità del progetto e del danno arrecato alla città è l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, intervistato da Palermo Live in onda su Radio Mia.
“Una scelta criminale”
“Penso che sia una scelta criminale quella di aver tolto un pezzo di una progettualità più ampia, che fa un danno evidente alle cittadine e ai cittadini palermitani – ha dichiarato l’assessore -. Anche perché eravamo alla vigilia dell’avvio della procedura di gara; è una scelta assolutamente irrazionale e inspiegabile. Per questa ragione noi continueremo e metteremo le linee A, B e C – perché il progetto è unico – nel prossimo Piano Triennale delle Opere Pubbliche”.
Nessuna retromarcia dunque sul progetto, che Giusto Catania difende a spada tratta, citando il parere favorevole di undici Enti pubblici. Tra questi, l’Assessorato all’Urbanistica, il Genio civile e il Ministero Infrastrutture e Trasporti.
Definito “privo di consistenza” il dibattito che accusa l’opera di deturpare via Libertà, l’assessore alla Mobilità sottolinea la necessità di unire le reti del tram già presenti a Palermo in un sistema unico che colleghi tutta la città. Secondo il progetto, dai 2 milioni di passeggeri l’anno attuali si passerebbe così a 100 mila al giorno.
Bocciatura del tram: “Danno alla città”
Quanto alle critiche di chi esorta a usare i fondi in altro modo, l’assessore spiega che è impossibile, I fondi sono stati stanziati appositamente per il progetto, mell’ottica di un investimento sulla mobilità che riguarda tutta la nazione.
Sul valore politico della bocciatura della linea A, Catania non ha dubbi. L’unico bastone tra le ruote è stato messo a Palermo, non all’Amministrazione. “Certamente è un rallentamento delle potenzialità della città, sul progetto di mobilità, un rallentamento rispetto a una scelta politica che ha fatto l’Amministrazione comunale nel tempo. Ossia quella di investire su trasporto pubblico, limitare le macchine, costruire una città ecologica, con mobilità sostenibile. Una città che riducesse la pressione veicolare e quindi l’inquinamento acustico e ambientale. Se qualcuno ha intrepretato questo come un bastone tra le ruote all’Amministrazione comunale non ha capito di aver fatto dei danni alla città”.
La polemica col consigliere Ugo Forello
Le scorse ore hanno visto, inoltre, la polemica fra l’assessore alla Mobilità e il consigliere comunale di “Oso”, Ugo Forello, impazzare sui social. Uno scontro che in realtà va avanti da tempo e non accenna a sgonfiarsi.
Tra le “bugie” di Forello, secondo l’assessore Catania, vi sarebbe quella dell’inadeguatezza del progetto indicata sul rapporto di verifica. Questo il motivo della bocciatura della linea A. “Dice una falsità enorme – argomenta Catania -. L’emendamento che va a cancellare la linea A è stato presentato due mesi prima, quando ancora l’appalto col verificatore non era stato neanche dato. C’era una volontà precisa di rompere questo progetto e fare un danno alla città”.
Dal canto suo, il consigliere comunale di “Oso” sottolinea che il progetto è stato definito “inadeguato” da chi di competenza. “Nel progetto definitivo del tram, valutato dalla società di ispezione – spiega a Palermo Live- sono stati rilevati talmente tanti elementi di criticità che lo rendono ancora inadatto ad essere definito quale progetto definitivo, ma quasi come studio di fattibilità. Tutte le eccezioni che erano state poste dalla Commissione dei lavori pubblici, nel progetto definitivo non sono state risolte quindi siamo di fronte a un progetto che in questo momento non è adeguato”.
Linea A del tram, le criticità
“Spero alla fine che il tram si riesca a fare e che non si perdano i soldi – aggiunge Forello – ma bisogna definire la progettazione in maniera adeguata; definire i mille problemi e poi presentare il Piano Triennale Opere Pubbliche in Consiglio comunale”.
Le criticità del progetto sarebbero relative alla mancanza di “minime indicazioni”, come quella della compatibilità tra le linee tramviarie già esistenti e le nuove. Mentre le prime funzionano con un sistema elettrico con catenarie infatti, quelle nuove dovrebbero muoversi per un sistema per induzione wireless. “La Commissione lavori pubblici – commenta Forello – ha rilevato anche che di questo sistema non è stata dimostrata ancora l’efficienza rispetto all’utilizzo dell’impianto di condizionamento; quindi ancora non si sa se queste macchine potranno camminare – e per quanto – se c’è l’aria condizionata accesa nei vagoni”.
“Questa città è fallita”
“Chi è responsabile della perdita dei finanziamenti dovrà pagare – sbotta Forello -. E chi è o sarà responsabile sarà o il sindaco o questo pseudo assessore sfiduciato dal Consiglio Comunale o i progettisti. Non certo il Consiglio comunale, che ha tolto un’opera che non era arrivata a impegno di spesa nel 2020 e nel 2021”.
“Questa città è fallita, abbiamo il dissesto in atto – conclude -. Marciapiedi e strade sono in una condizione indecente a causa dell’Amministrazione che da tre anni non ha appaltato i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Questa città ha una situazione cimiteriale che grida vendetta. Questa città è ferita a morte e c’è chi parla solo di tram e basta”.