La Scuola di Cinema e Teatro “Lee Strasberg” di Trapani cerca una nuova sede.
Il direttore artistico e fondatore, l’attore e regista palermitano Antonio Ribisi La Spina, lancia un appello affinché si trovino nuovi locali e le attività possano così proseguire.
Nata nel 2018, la Scuola ha rappresentato, nel corso degli ultimi anni, un autorevole polo culturale per la Sicilia occidentale, contribuendo in modo significativo alla crescita degli allievi di ogni età, potenziandone le capacità creative.
I corsi e le iniziative della Scuola hanno subito un drammatico stop all’inizio della pandemia, come accaduto a tantissime realtà culturali fortemente penalizzate dalla chiusura forzata.
Il problema, però, è un altro.
“L’associazione che gestisce il Teatro, sede della scuola – spiega Antonio Ribisi La Spina – mi ha comunicato di avere compiuto scelte diverse”.
Ovvero, di avere avviato una collaborazione con altri soggetti che hanno chiesto l’utilizzo dei locali per gli stessi obiettivi.
Tutto legittimo, per carità, ma la Scuola “Lee Strasberg”, dopo lo “sfratto”, non ha più una sede.
Ed è un vero peccato.
“Non può e non deve finire tutto così”.
Poche semplici parole, cariche di amarezza, che Antonio Ribisi La Spina affida a una lettera, già pubblicata da www.primapaginatrapani.it.
E nella quale l’artista spiega le ragioni che mettono a repentaglio la continuità delle attività della Scuola.
“La lettera poteva essere un saluto – spiega – e invece no, ho deciso di no”.
La storia della Scuola prende il via il 20 ottobre del 2017: Antonio Ribisi La Spina era a Trapani in occasione della messa in scena de “I Malavoglia”.
“In quell’occasione – spiega l’attore e regista – l’associazione che gestisce il Cine Teatro avanzò la richiesta di creare una Scuola di recitazione che fosse emanazione del Teatro stesso”.
Precisamente, il Teatro al quale Antonio Ribisi La Spina si riferisce è il “Don Giovanni Bosco“, che sorge in via Mariano Torre 15 a Trapani.
“Richiesta che accolsi – racconta – e, dopo un workshop realizzato nel maggio del 2018, per verificare che la città sentisse l’esigenza di una Scuola di recitazione, si avviò il progetto“.
Progetto che ottenne immediatamente il patrocinio istituzionale del Comune di Trapani.
Proprio a partire dal 2018, presero il via due workshops, significativamente aperti anche a coloro che non frequentavano la Scuola.
A tenere il primo, nel dicembre di quell’anno, fu Corinna Torreggiani, attrice e performer di origini romane ma proveniente da Parigi, città dove ha operato per quasi due decenni.
Il secondo, nel febbraio del 2019, vide alla direzione Fabio d’ Avino, attore e regista, alla guida dell’Accademia di Arte Drammatica del Lazio.
Il 19 giugno del 2019, giunse per gli allievi il momento del saggio finale.
Nell’estate dello stesso anno, Fabio d’ Avino tornò a Trapani proponendo un ulteriore workshop della durata di una settimana, quale approfondimento e propedeutico al secondo anno.
Progetti e programmi che, però, subirono una brusca interruzione dopo avere preso il via nel mese di ottobre.
Il Covid costrinse a sospendere tutti gli incontri agli inizi di marzo del 2020.
La Scuola intitolata a Lee Strasberg – interprete, regista teatrale, produttore e docente di recitazione ebreo-polacco naturalizzato statunitense, inventore dell’omonimo metodo attoriale – ha avuto ottimi esiti.
Alcuni allievi hanno già debuttato nel teatro professionista.
Altri, invece, si sono trasferiti per frequentare l’Accademia d’Arte Drammatica del Lazio, conseguendo il diploma nel luglio del 2022.
Un paio hanno avuto l’opportunità di partecipare alla fiction “Makari” per Rai 1, che ha visto nel cast lo stesso Antonio Ribisi La Spina.
E c’è pure chi ha girato, con Franco Nero, un cortometraggio.
Una cosa è certa, e fa la differenza, inducendo a una riflessione sull’opportunità di dare un futuro alla Scuola.
Al di là dei risvolti “professionali”, anche chi continua a orbitare attorno al teatro amatoriale, ha comunque avuto la possibilità di innalzare il livello qualitativo delle proprie interpretazioni.
“Il passato parla per noi, indicando il presente – spiega il direttore – e lascia presagire gli sviluppi futuri”.
Un orizzonte all’insegna di tanti progetti che rischiano ora di rimanere disattesi.
“Auguro a chi ha chiesto l’utilizzo del Teatro – dichiara Antonio Ribisi La Spina – di ottenere risultati migliori rispetto a quelli che ho raggiunto io”.
“A me non resta che fare un appello alla città di Trapani – conclude – che tante volte mi ha manifestato grande affetto: sto cercando un’altra sede che mi permetta di continuare il lavoro intrapreso e attendo segnali”.