USA: il Congresso sancisce la vittoria di Biden, Trump rischia la rimozione

Il Congresso era stato interrotto bruscamente dall’irruzione di manifestanti pro Trump

attentato

Joe Biden e Kamala Harris sono stati proclamati presidente e vicepresidente degli Stai Uniti d’America dal Congresso. La seduta delle Camere riunite ha certificato 306 voti a favore di quello che sarà il quarantaseiesimo Capo di Stato americano contro i 232 di Donald Trump.

La seduta era stata interrotta dall’irruzione di esponenti dell’ormai uscente presidente repubblicano all’interno di Capital Hill. Scontri anche all’esterno del palazzo: il bilancio è di 4 morti, tra i quali una donna rimasta ferita gravemente all’interno del Congresso; 13 feriti e 52 arresti, secondo quanto riportato dalla polizia.

Giorno 20 gennaio ci sarà il giuramento di Biden e Harris. Nel frattempo, Donald Trump è sempre più solo: si sono dimessi il portavoce della moglie Melania e il vice portavoce della Casa Bianca. Stanno valutano di lasciare i loro incarichi anche il Ministro dei Trasporti e il consigliere per la sicurezza.

Possibile che si ricorra al 25/o emendamento per rimuovere Donald Trump. Al momento è una semplice idea, non ancora manifestata al vicepresidente Mike Pence il quale avrebbe il potere di prendere i poteri in caso di morte, dimissioni o rimozione dall’incarico del presidente.

In tanti dal mondo condannano l’assalto a Capital Hill, imputando Trump come responsabile indiretto della protesta violenta dei manifestanti. C’è chi, come le deputate democratiche Ocasio-Cortez e Ilhan Omar, vorrebbe procedere all’impeachment del repubblicano per gli scontri in Congresso. Si tratterebbe di rinviare a giudizio Trump in caso di accuse fondate di illeciti nell’esercizio del suo potere. Intanto i social media Facebook, Twitter e Instagram hanno deciso di bloccare i profili ufficiali del tycoon.