Vertenza Almaviva Covisian, Orlando- Marano: “Il Ministro del lavoro venga a Palermo”

Diverse le proteste messe in atto dai lavoratori, che chiedono la convocazione di un tavolo ministeriale

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Prosegue la vertenza Almaviva Covisian, che coinvolge oltre 500 lavoratori che rischiano di perdere la loro occupazione. Nelle scorse settimane diverse manifestazioni si sono susseguite in diversi punti della città: dalla stazione Notarbartolo, passando per l’occupazione della sede Covisian di via Ugo La Malfa fino alla protesta sul tetto del teatro Politeama. 

I lavoratori hanno chiesto a gran voce la convocazione di un tavolo tecnico. Stamattina il presidente della compagnia di bandiera Ita, Alfredo Altavilla, in audizione alla Camera ha fatto il punto della situazione. “Vorrei ribadire la totale disponibilità di Ita Airways a completare l’organico del call center che abbiamo creato a Roma, assumendo risorse provenienti da Covisian a Palermo – ha dichiarato -. Assumendo come sede di lavoro Roma, ma in virtù di un accordo sindacale che stiamo negoziando, attivando lo smart working per continuarlo a fare da Palermo”.

“Parliamo di una possibilità nell’immediato di poche decine di unità – ha proseguito -, ma siamo impegnati su un arco di tempo coerente ad aumentare i posti in base al nostro piano industriale. Sappiamo che non è la soluzione ma questo problema è stato creato da chi si è assunto l’onere di assumere 543 persone senza avere commesse alle spalle. Non possiamo assumerci noi l’onere”. (QUI I DETTAGLI)

Vertenza Almaviva Covisian, le dichiarazioni di Orlando e Marano

Sulla questione intervengono ancora una volta il sindaco Orlando e l’assessore Marano. “Alla luce delle dichiarazioni dei rappresentanti di ITA, emerse dalle audizioni tenute ieri e oggi dalle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, non ci resta che invocare un confronto a Palermo del Ministro Andrea Orlando con le organizzazioni sindacali, le lavoratrici e i lavoratori di Covisian ed Almaviva”. Così si legge in una nota congiunta.

“Una situazione di attesa estenuante quella della mancata convocazione del tavolo ministeriale che da settimane si protrae, determinando tensione sociale e ansietà sulle 543 famiglie coinvolte nella vertenza. È giusto che il Ministro del lavoro venga direttamente “sul campo” per dare nuovo impulso ad una situazione che ogni giorno diventa sempre più drammatica”.

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