Palermo e il turismo è un binomio che negli anni ha sempre funzionato. La visita del capoluogo siciliano continua infatti ad affascinare persone da ogni parte del mondo, che prima o poi vogliono poter dire “anch’io sono stato a Palermo”. Non fa eccezione l’estate in corso, che nonostante il Covid sta facendo registrare un notevole numero di turisti in città.
Abbiamo fatto un giro per le vie del centro, raccogliendo le opinioni di chi, proveniente dal nord, centro Italia o dall’estero, sta trascorrendo qualche giorno in compagnia del tipico “calore” siciliano e della prelibatezza dei cibi nostrani. “Palermo è famosa in tutto il mondo, e le nostre aspettative finora sono confermate” oppure “mi piace come si vive qua, il clima, la gente e l’accoglienza in generale”, ci dicono alcuni turisti torinesi. “La cucina è molto buona e la gente è simpatica“, il parere di una turista francese.
Non mancano, ovviamente, neanche gli apprezzamenti ai monumenti storici, orgoglio e vanto della città di Palermo agli occhi dei turisti. Dal Teatro Massimo al Palazzo dei Normanni, fino alla Cattedrale, “il gioiello” che più incanta i turisti. E poi cannoli, panelle, “pani ca’ meusa”, caponata, granita e arancine, queste ultime pronunciate con il classico “errore” simbolo della rivalità tra Palermo e Catania.
A fronte di tante bellezze e bontà i turisti in visita a Palermo hanno avuto anche modo di notare alcuni aspetti della città che andrebbero migliorati. “Farei più attenzione alla pulizia delle strade“, ci dice una turista piemontese, in accordo con un’altra proveniente dalla Toscana. “Troppo disordinata”, il parere di un visitatore di Novara.
Per una coppia francese invece “i monumenti sono poco curati e il traffico è pericoloso”, mentre un altro turista di Ivrea si concentra sul modo di guidare: “C’è chi entra e c’è chi esce, si fa un po’ di confusione con le precedenze“.