L’attesa degli appassionati dell’ippica e del trotto di Palermo è finalmente finita. Dopo tre anni e mezzo i cavalli torneranno in pista all’Ippodromo. Una riapertura che, almeno nelle prime fasi, sarà a porte chiuse. Ma la Sipet, la società che si è aggiudicata la gestione del servizio, ha già annunciato la volontà di aprire la struttura sette giorni su sette. “Malgrado la zona gialla, introdotta in Sicilia e a Palermo solo dal 17 maggio – spiega Antonio Paccosi, amministratore unico della Sipet – la particolare situazione legata alla pandemia impone rigidi protocolli per gli addetti ai lavori e per il pubblico. L’organizzazione e la gestione degli ingressi è un aspetto molto delicato. Motivo per cui abbiamo deciso che apriremo le tribune non appena saranno completati gli interventi di messa in sicurezza, previsti dal protocollo attuativo delle linee guida anti Covid diramate dal ministero delle Politiche agricole (Mipaaf)”.
Il Mipaaf ha inserito “La Favorita” nel calendario ippico nazionale di quest’anno (45 giornate di corse e un montepremi totale di oltre 1,8 milioni di euro). Dopo i sopralluoghi dell’11 e 19 maggio, ieri il Mipaaf ha pubblicato il decreto che dichiara l’idoneità della struttura e dei servizi. Un risultato che premia gli sforzi sin qui fatti dalla Sipet per riqualificare una struttura che, nel periodo di chiusura, ha subito furti e danneggiamenti. Le energie delle maestranze ingaggiate dalla Sipet si sono finora concentrate sulla rimozione dell’amianto (il 70% è stato già avviato a smaltimento), sulla riqualificazione delle scuderie, sulla sistemazione delle aree di allenamento e della pista da corsa.
Start previsto alle 14:10 di sabato 22 maggio. Saranno 77 i cavalli pronti ai cancelli di partenza, suddivisi in 7 corse. Nel centrale (premio Apertura) tra gli altri driver ci sarà Gaspare Lo Verde, figlio del compianto Biagio, icona dell’ippica palermitana. Tanta la commozione da parte degli addetti ai lavori, emozionati all’idea di potere tornare in pista ad emozionare e ad emozionarsi. Un calendario che prevede già dieci giorni di gara (22, 26 e 29 maggio; 2,5,9,16,19,23,30 giugno). Dopo il lungo stop delle corse dei cavalli trottatori, dovuto all’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura nei confronti della vecchia società di gestione dell’ippodromo, la nuova “proprietà” è impegnata a voltare pagina e “proverà a ‘cucire’ un rapporto vivo con il territorio”. Ecco perché, sottolinea Paccosi, “vogliamo impegnarci affinché l’ippodromo torni a essere frequentato dai tanti appassionati dei cavalli ma soprattutto dalle famiglie. Una scommessa per tornare a vivere l’atmosfera degli anni d’oro e trasformare la Favorita in una vera e propria agorà”.
Una felicità espressa anche dal mondo politico del capoluogo siciliano, come dimostrato dalle dichiarazioni dell’assessore al Patrimonio Antonino Sala. “L’Ippodromo di Palermo è uno dei pochi impianti che sorge nel cuore di una grande città. Rappresenta uno straordinario valore aggiunto. Una grande area verde vocata non solo allo sport ma anche a eventi collaterali sociali e culturali, capaci di far rivivere una struttura che rivede la luce dopo anni di oblio. Il bando emanato dal Comune è stato solo il primo passo di un percorso che ha portato alla demolizione di alcuni manufatti; allo smaltimento di residui di amianto e alla rimozione dei rifiuti e che culmina con la ripresa delle attività sportive. I cittadini potranno riappropriarsi di questa struttura che deve diventare anche un simbolo di legalità e di riscatto”.
Sulla stessa linea l’assessore allo Sport Paolo Petralia Camassa. “L’ippodromo torna ad essere punto di riferimento nel nostro territorio per l’attività ippica. Una svolta che dimostra un cambiamento in due direzioni. Da un lato la città potrà fruire di un impianto adeguato agli standard necessari per competizioni di respiro nazionale e internazionale; dall’altro il cambio culturale già in atto in questa città ci consegna una struttura che, gestita da Sipet, vuole aprirsi alla città e dialogare con il territorio. Aggiungo che il percorso verso la concessione degli impianti sportivi deve proseguire per alzare il livello della nostra offerta sportiva, sempre in linea con l’apertura alla città e ai cittadini”.