Vino e cinema: il binomio di successo del “Caltagirone Film Festival”
Un’occasione imperdibile per ripercorrere gli anni d’oro della settima arte in Sicilia
A Caltagirone è nato un nuovo modo di raccontare il territorio, valorizzarlo e renderlo universale attraverso due protagonisti assoluti, il vino e il cinema.
All’insegna del sofisticato binomio, prosegue il “Caltagirone Film Festival” che, nell’ambito del secondo incontro del programma, ha avuto quale ospite di punta Nello Correale.
“La narrazione di cultura, cinema e vino – ha detto il regista napoletano – è emozionate e inebriante”.
“Da cineasta – ha raccontato introducendo il secondo appuntamento della rassegna – ho scoperto il mondo del vigneto e dei suoi prodotti”.
” Sono sicuro – ha aggiunto – che questo interscambio funziona anche tra chi, esperto di vino, non conosce il mondo del grande schermo”.
NON SOLO VINO
I partecipanti sono stati condotti alla scoperta del Frappato che a Valle delle Ferle, all’interno del comprensorio del Cerasuolo di Vittoria – unica Denominazione siciliana di Origine Controllata e Garantita – acquisisce una particolare longevità.
Caratteristica che ha reso possibile l’assaggio di ben quattro annate.
La degustazione, a cura di Carmelo Giuffrida e Salvo Gulisano della FISAR –Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori – ha avuto inizio con il Frappato DOC 2019, in anteprima e non ancora in commercio.
Poi è stata la volta delle annate 2018 e 2017 e 2016 a conclusione, a dimostrazione di una longevità che solo i vigneti di Caltagirone regalano a questo vitigno.
Ad accompagnare il vino, prodotti locali quali formaggi freschi e stagionati, salami, marmellate e olive.
Claudia Sciacca e Andrea Annino della Tenuta Valle delle Ferle, hanno guidato gli ospiti tra i “segreti” del vigneto.
Un percorso tra viti ormai vicine al mezzo secolo (“vigna vecchia fa buon vino”) e nuovi impianti.
Questi ultimi permetteranno una maggiore produzione, con l’impiego di tecnologia di ultima generazione per la vinificazione.
Il tutto, nel rispetto di una passione e di una cura d’altri tempi.
L’ EPOPEA DELLA PANARIA FILM
La seconda serata del Caltagirone Film Festival è stata dedicata alla Panaria Film ed ha visto la prestigiosa partecipazione del regista Nello Correale.
Tra i momenti più significativi la consegna, da parte del direttore artistico Sergio d’Arrigo che ha aperto l’incontro, di una targa commemorativa alla signora Rosa Gesù, moglie del compianto Sebastiano Gesù.
Una targa commemorativa in ricordo del professore e dei suoi tanti meriti nella valorizzazione del cinema siciliano.
Il primo film in proiezione è stato “I Ragazzi della Panaria” di Nello Correale, oggetto di un recente e prestigioso riconoscimento da parte del Ministero degli Affari Esteri.
Sarà la pellicola, nell’anno in corso, a rappresentare l’Italia nel mondo.
Sergio d’Arrigo ha ricordato come il film documentario racconti con rara capacità l’epopea della Panaria Film del principe Francesco Alliata di Villafranca.
Per la prima volta, si realizzarono riprese subacquee in mare aperto, con la Sicilia ai massimi livelli della cinematografia mondiale di quegli anni.
Nello Correale ha illustrato la genesi del film, tra aneddoti e curiosità.
Il regista ha sottolineato il valore del recupero della memoria e l’importanza della promozione del territorio. Poi è stata la volta del film “Vulcano”, interpretato da Anna Magnani, oggetto di un contenzioso tra gli stessi protagonisti della Panaria e Roberto Rossellini.
Il regista, infatti, ne utilizzò la trama e affidò il ruolo di protagonista a Ingrid Bergman, dopo aver lasciato proprio Anna Magnani.
NERO D’AVOLA PROTAGONISTA
Il principe dei vitigni siciliani nella “dimensione” di Villa delle Ferle sarà al centro dell’ appuntamento di venerdì 16 luglio, con inizio alle 18: 30.
La degustazione, affidata all’ Associazione Italiana Sommelier, sarà condotta da Piero Giurdanella, eletto quest’anno miglior sommelier della Sicilia.
Per la parte cinematografica, sarà proiettato “I Baroni” alla presenza del celebre regista Giampaolo Lomi.
Realizzato tra Palazzo Biscari, a Catania, la tenuta dei Marchesi di San Giuliano e il castello dei Principi Ruspoli a Vignanello, rappresenta un unicum nelle produzioni cinematografiche siciliane.
Un’opera paragonabile solo a “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, sebbene di contenuto letterario completamente diverso.
È un film girato nella temperie culturale dell’aristocrazia siciliana con vene di humor e sarcasmo.
Sarà presente anche il produttore, il marchese Andrea di San Giuliano, capofamiglia del secolare casato dei Paternò Castello.