Quelli attuali sono i tempi del “Grande Fratello”, laddove non esistono più zone d’ombre e la privacy diviene il più prezioso degli optional. Tempi in cui, tra le tante cose positive, ad essere messe a nudo sono anche le magagne degli esseri viventi e dei luoghi che li ospitano. Tutta colpa, o merito, a secondo dei punti di vista, della diffusione delle telecamere. Proviamo ad immaginare infatti, quale imbarazzo abbia potuto provare il Comune di Palermo, nel momento in cui la macchina di Google Street View ha scattato la foto all’altezza del civico 59 di via Valdemone. Quella della famosa voragine per intenderci. Una volta pubblicata sulla mappa aggiornata al 2021 di Palermo, l’immagine del marciapiede dissestato, a pochi metri dalle scale di un edificio ubicato in uno dei quartieri più in della città sembra suonare come una sentenza. “No, questa non è decisamente una città dal respiro Europeo”.
E come potrebbe esserlo, ancor più alla luce delle rimostranze fatte dai residenti. Le parole dell’amministratore dello stabile, intervistato dal nostro giornale qualche giorno fa risuonano ancora nelle orecchie.”Di tanto in tanto vengono i più disparati tecnici, si mettono in cerchio, osservano perplessi la voragine, scambiano opinioni e dopo qualche minuto chi si è visto si è visto. Intanto però, la gente rischia l’osso del collo e, non appena riprenderanno le lezioni a scuola, i ragazzini delle medie di finirci dentro. Per non parlare dell’eventuale bisogno dei barellieri del 118“.