Il caro bollette colpisce ancora: chiusura anticipata per una gelateria di Palermo

Si tratta di “Al Gelatone”, del maestro Peppe Cuti: “Siamo costretti ad anticipare la chiusura stagionale a questo fine settembre”

caro bollette

Il caro bollette continua a vessare le attività palermitane. I rincari sui costi dell’energia elettrica, insieme a quelli sulle materie prime, stanno preoccupando fortemente i titolari di locali e aziende, che hanno preso a denunciare le bollette altissime ricevute nelle ultime settimane. Altri hanno annunciato la chiusura, almeno fino a che le cose non si sistemeranno.

Adesso un nuovo nome si aggiunge alla lista. È quello di “Al Gelatone”, presente in via dell’ Autonomia Siciliana, 96/98, e in via Giuseppe Puglisi Bertolino, 23. 

“A fronte dei continui aumenti delle materie prime e del forte rincaro del costo energetico, avvisiamo i nostri Gentili Clienti che nostro malgrado, siamo costretti ad anticipare la chiusura stagionale a questo fine settembre. Ci vediamo 1 MARZO 2023 🍦🍦🍦🤞”. Così si legge sulla pagina Facebook dell’attività del maestro Peppe Cuti. “Meglio perdere di vendere che straperdere tra spese e costi!”, si aggiunge nei commenti nell’argomentare la scelta della chiusura al 30 settembre davanti ai numerosi clienti.

CARO BOLLETTE, LE PROTESTA DEL PANIFICIO QUARTARARO

Nelle scorse settimane un’altra nota attività che aveva annunciato i danni del caro bollette era stata il panificio Quartararo, in viale Regione siciliana, noto per la sua produzione non solo di pane e prodotti da forno, ma anche di pizza, rosticceria alternativa e pasticceria. Facendo riferimento a una bolletta di oltre 27mila euro, i titolari spiegavano: “L’azienda sta valutando l’ipotesi di chiudere dal 1 ottobre e mettere il personale in cassa integrazione, per azzerare i costi di gestione e riaprire non appena chi di competenza avrà adottato le giuste misure di sostegno per fare ripartire le aziende. Ci scusiamo per la tragica decisione ma è dovuta alla sopravvivenza, grazie”.

Successivamente la decisione della protesta, con la chiusura dal 12 al 19 settembre.

STOP ANCHE PER “VASAMI” IN VIA MAQUEDA

A fermarsi in attesa di tempi migliori anche “Vasami”, bistrot siciliano in via Maqueda, che il 14 settembre scorso ha comunicato la notizia alla clientela attraverso la sua pagina Facebook.

“Gentili Clienti, con immenso dispiacere siamo a comunicare lo 🛑STOP TEMPORANEO delle attività di ristorazione del #Vasami. I costi dell’energia sono alle stelle e diventa anti economico restare aperti con l’unico fine di accumulare debito.
A pagarne le spese è chi fa impresa, i collaboratori e il sistema economico che gira attorno alle attività di ristorazione.
VASAMI SI FERMA‼️ Riapriremo se e quando tornerà ad essere redditizio svolgere la nostra bellissima attività d’impresa”.

“Non vediamo alternativa alla chiusura, che ci auguriamo sia temporanea, e che possa riprendere al più presto nella speranza di azioni dello stato utili a supportare le imprese in questo momento in cui l’aumento del costo dell’energia è senza controllo. Speriamo di rivedervi presto al Vasami!! Sarà nostra cura informarvi sui futuri sviluppi”.

 

Foto da Facebook Al Gelatone

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