Emergenza incendi in Sicilia, “Terra è Vita” propone il “contadino custode”
Il movimento ha sollecitato anche l’intervento dell’assessore all’Agricoltura Toni Scilla
Il contadino custode dell’ambiente , impegnato nel ruolo di eco -sentinella : una figura che potrebbe rivelarsi di fondamentale utilità nella lotta agli incendi.
La proposta arriva dal movimento “Terra è Vita“, in prima linea, nel territorio siciliano, sul fronte della valorizzazione della cultura rurale.
In considerazione della devastazione del patrimonio boschivo in atto nell’isola, gli esponenti dell’associazione hanno chiesto un intervento istituzionale urgente.
IL CONFRONTO CON L’ ASSESSORE AL RAMO
Il movimento ha espresso forte preoccupazione per l’emergenza incendi in Sicilia all’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla.
“Terra è Vita” ha ribadito la propria posizione all’esponente del governo Musumeci , riproponendo le possibili soluzioni per prevenire gli incendi.
Idee e iniziative già esposte in sede di sigla del protocollo con il Corpo Forestale e gli assessorati all’Agricoltura e al Territorio e Ambiente, firmatari dell’accordo.
“L’ assessore – si legge in una nota del movimento – si è reso disponibile ad affrontare il problema”.
In particolare, è stato concordato di inviare immediatamente agli ispettorati provinciali le segnalazioni dei danni subiti dalle aziende agricole e zootecniche.
Aziende per le quali i dirigenti di “Terra è Vita” chiedono un rimborso a seguito dei danni subiti.
A monte, ovviamente, c’è la richiesta dello stato di calamità.
LA PROPOSTA
Secondo “Terra è Vita”, un ruolo nevralgico nella prevenzione degli incendi e nella tutela del territorio e dell’ ecosistema potrebbe essere svolto dalle aziende agricole e zootecniche.
Una programmazione dei pascoli in linea con le specifiche necessità del territorio, sia all’interno che all’esterno delle aree boschive, consentirebbe di prevenire al meglio gli incendi.
Nello specifico, il piano dell’associazione prevede il coinvolgimento del contadino negli interventi tagliafuoco attorno alle aree boschive o ai parchi pubblici.
La proposta include anche la realizzazione di linee tagliafuoco in punti nevralgici del territorio siciliano, soprattutto in aree di coltivazione di cereali e pascolo.
Zone tradizionalmente più sensibili ed esposte al rischio incendi.
I BENEFICI DEL PIANO
Secondo gli esponenti del movimento, due sarebbero i vantaggi principali del piano.
In primis, la protezione diretta delle aree a rischio ma anche una maggiore facilità di intervento da parte dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale.
Da un lato, dunque, una risposta efficace in termini di prevenzione e, dall’altra, azioni più efficaci di spegnimento nel caso di sviluppo degli incendi.
Senza dimenticare l’abbattimento dei costi: il piano di prevenzione, infatti, consentirebbe alla Regione Siciliana di risparmiare milioni di euro.