A Gangi, incantevole borgo del Parco delle Madonie, un polo museale vedrà la luce negli spazi annessi alla Chiesa Madre.
Un nuovo prezioso tassello che contribuirà a incrementare l’attrattività turistica del Comune in provincia di Palermo, adagiato sul versante sud- occidentale del Monte Marone e contrassegnato da un apparato viario medievale integro.
Nel 2014, Gangi è stato insignito del titolo di “Borgo dei Borghi” e ha ottenuto il marchio turistico “Comuni Gioiello d’Italia“, l’unico in Sicilia.
Il museo, che si candida a essere un unicum nel comprensorio madonita, arricchirà la bellezza artistica di Gangi, che offre al visitatore chiese e monumenti di notevole interesse.
Scrigno del nuovo polo culturale sarà la Chiesa Madre intitolata a San Nicola di Bari.
L’ edificio, costruito nel XIV secolo, sorge a fianco della possente Torre dei Ventimiglia.
Il progetto si appresta a entrare nella rete delle piccole strutture museali del Ministero della Cultura.
La Diocesi di Cefalù lo ha già inserito nell’ “Itinerarium Pulchritudinis” e nel Parco Culturale Ecclesiale.
La volontà è quella di attrarre l’interesse di partenariati privati che, nella fase iniziale, potrebbero agevolare la realizzazione complessiva sotto il profilo finanziario.
«Siamo orgogliosi di aver contribuito in maniera incisiva a questo progetto – dichiara il primo cittadino Francesco Paolo Migliazzo – in continuità al lavoro svolto negli anni per la valorizzazione del nostro borgo”. “La collaborazione con la Parrocchia per noi è preziosa – aggiunge – e amplia il già consistente itinerario artistico che ha portato Gangi a essere meta di interesse nazionale e internazionale”.
Parole in sintonia con l’entusiasmo del parroco Don Giuseppe Amato.
“Non si tratta di una semplice sala espositiva – spiega riferendosi al polo museale – ma di un vero e proprio itinerario che valorizza tutte le opere presenti nella Chiesa Madre e che presto si estenderà anche alle altre chiese”.
L’edificio di culto ospita al proprio interno le opere di Giuseppe Salerno, noto come lo Zoppo di Gangi.
Suo è il capolavoro del “Giudizio Universale“, dipinto del 1629.
Tante le statue in legno: Sant’Eligio, San Luigi, San Gaetano di Tiene, San Domenico, San Vincenzo Ferreri, tutte attribuite allo scultore gangitano Filippo Quattrocchi.
Il San Nicola di Bari, che si trova nell’altare maggiore del 1661, è stato invece realizzato da Scipione Li Volsi.
La Torre normanna che predomina sulla facciata esterna della Chiesa Madre ospiterà un centro espositivo di arte contemporanea.
Si tratta di uno dei punti più qualificanti dell’ambizioso progetto complessivo di valorizzazione artistica del territorio.
Il pittore Roberto Fontana e la scultrice Dalila Belato saranno i primi artisti a esporre nella prossima primavera.
In programma, durante le visite, una lettura sulle opere di Filippo Quattrocchi e una tappa alla Cripta dei preti morti e all’Oratorio del Santissimo Sacramento.
Le tre sale espositive raccoglieranno diverse opere pittoriche, gli argenti e gli ex voto che raccontano la fede del popolo di Gangi e presenze artistiche importanti: oltre allo Zoppo di Gangi, anche Crispino Riggio con l’imponente dipinto della “Sanctae Navis Ecclesiae”.
I tre locali sono stati recentemente realizzati, grazie alla collaborazione del Laboratorio di restauro “TRA ART” di Giuseppe Inguaggiato.
A finanziare l’opera, un contributo dell’amministrazione comunale.
La parte del progetto di cui va più fiero Don Giuseppe Amato è quella che riguarda la nuova collocazione del “Giudizio Universale” dello Zoppo di Gangi.
Il dipinto attualmente si trova nella parete laterale, dietro l’altare maggiore.
Si prevede di spostarlo in un locale adiacente, di proprietà della Chiesa Madre, a conclusione dell’itinerario artistico.
“Come se si arrivasse nella Cappella Sistina – spiega Giuseppe Inguaggiato, già direttore artistico del “Piccolo Museo” del Duomo – i visitatori potranno ammirare da vicino il più grande dipinto su tela in Italia raffigurante il tema del Giudizio Universale”.
Un sistema di luci e voci fuori campo supporterà la lettura dell’opera, offrendo una visione completa dal punto di vista artistico e teologico.
Il nuovo polo museale promette di riservare numerose sorprese.
Tra le più avvincenti, la sezione dedicata al gangitano Felice Balsamello, precursore, con le sue invenzioni, del sommergibile e dei sistemi di cucina a gas.
La curiosità è già tanta e si prospetta un interessante viaggio “Dall’Inferno al Paradiso”.
Questo è il titolo che gli organizzatori hanno già dato alla prima mostra che inaugurerà il nuovo itinerario artistico.