Manifesti apparsi a Palermo, la risposta dei candidati nuova DC: “La mafia ci fa schifo”
I candidati nuova DC al Consiglio Comunale e alle circoscrizioni di Palermo hanno voluto prendere le distanze dai manifesti “Forza Mafia” apparsi nella notte nel capoluogo siciliano. Palumbo (FI): “Ridicola sceneggiata”
I candidati della nuova DC al Consiglio Comunale e alle Circoscrizioni di Palermo hanno voluto rispondere ai manifesti che nella notte hanno tappezzato il capoluogo siciliano. Sfilando con un cartellone riportante l’hastag #lamafiacifaschifo i rappresentanti del partito di Totò Cuffaro hanno voluto prendere le distanze dalla provocazione lanciata dal collettivo artistico Offline Corporation.
Questa mattina Palermo, infatti, si è svegliata piena di manifesti con le scritte “Forza mafia” o “make mafia great again” (facciamo tornare grande la mafia), con i simboli di Forza Italia e Democrazia Cristiana. Quest’ultima, per l’occasione, ribattezzata “Democrazia Collusa”.
Il riferimento, per nulla celato, è rivolto a Marcello Dell’Utri e allo stesso Cuffaro, che recentemente hanno dato il proprio sostegno alla candidatura di Roberto Lagalla a sindaco di Palermo. I manifesti hanno invaso in particolare via Maqueda, via Roma, via Volturno, piazza Verdi, via Torino e piazza Bellini, ma anche altre strade della città.
MANIFESTI “FORZA MAFIA” A PALERMO, PALUMBO (FI): “AGGHIACCIANTE E OFFENSIVO”
“I manifesti comparsi questa mattina a Palermo sono davvero agghiaccianti e offensivi nei confronti di chi ogni giorno lotta per l’affermazione della legalità nella vita quotidiana e per l’efficienza della macchina amministrativa”. Così Salvatore Palumbo, consigliere di Forza Italia per l’ottava circoscrizione. “È chiaro – prosegue – che la palese assenza di temi concreti sui quali avviare un costruttivo dibattito ha portato gli autori di questa ridicola sceneggiata a nascondersi dietro a tali manifesti. L’equazione centro destra=mafia ed aggiungo illegalità trova l’esatta corrispondenza invece verso altri schieramenti che si sono autoincensati come portatori di legalità e giustizia.
Tralasciando gli ultimi fatti di cronaca che vedono alla sbarra esponenti non di centrodestra – afferma Palumbo – ci tengo a sottolineare che ad alimentare l’illegalità sono tutte quelle situazioni di emergenza in cui versa la nostra città tra cui il mancato controllo del territorio, le migrazioni indisturbate di rifiuti in città e le attività ambulanti non autorizzate. Più avanza la percezione che il sistema costruito negli anni tra non molto cesserà di esistere, più la macchina del fango si accanirà. La storia non può essere dimenticata o letta diversamente: bisogna fare sempre attenzione e non sbagliare perché poi ogni accusa torna indietro con i fatti”.