Controlli su commercio abusivo e norme anticovid, da Partinico a Cefalù

Non si fermano i controlli sui commercianti di strada. Verifiche a tappeto anche sul rispetto delle normative previste dal Dpcm del 3 novembre

La Polizia di Stato, in provincia di Palermo, prosegue in maniera incessante i controlli in materia di attività abusive. Oltre alla regolarità di alcune attività, le forze dell’ordine osservano con massima scrupolosità anche il rispetto delle norme vigenti in tema di distanziamento sociale. Tutto ciò al fine di tutelare soprattutto i commercianti che svolgono il proprio lavoro in modo regolare. I militari hanno effettuato controlli a tappeto, evidenziando irregolarità in diverse attività nelle province di Partinico e Cefalù.

PARTINICO: ESERCITAVANO SENZA AUTORIZZAZIONI

I poliziotti del Commissariato di Polizia locale, insieme alla Guardia di Finanza, hanno scovato un esercente, in Piazza Vittorio Emanuele, che operava privo di segnalazione di inizio attività (SCIA). Il commerciante abusivo ha ricevuto una sanzione economica di 5.164 euro e la confisca di 175 kg di frutta e ortaggi, nonché 75 kg di sale. I militari hanno distrutto i prodotti, poiché non avevano indicazione di provenienza.

Un altro esercente, in viale regione siciliana, è stato trovato privo di autorizzazione del comune per commercio di prodotti alimentari su area pubblica. Per tale mancanza è prevista una sanzione pari a 309 euro, a cui si unisce un’ammenda pari a 121 euro per occupazione abusiva di suolo pubblico. Anche in questo caso i poliziotti hanno confiscato frutta per 284 kg, successivamente distrutta per assenza di tracciabilità. Oltre agli alimenti, sequestrati anche una rete metallica in cui si esponevano i prodotti e una bilancia.

CEFALU’: GIOCAVANO E BEVEVANO DENTRO UN’ASSOCIAZIONE CULTURALE

I poliziotti del commissariato locale di Cefalù, mentre pattugliavano la zona di Corso Ruggero, si sono accorti che provenivano voci da un’associazione culturale sportiva. Il luogo, da indicazioni previste nel Dpcm del 3 novembre, sarebbe dovuto essere chiuso al pubblico. Da una verifica all’interno del locale, si evidenziavano 12 soggetti intenti ad intrattenersi al gioco da tavolo, consumando bevande“. Il presidente dell‘associazione e le persone trovate sul posto hanno ricevuto un verbale di accertamento e contestazione di violazione amministrativa.