Il Giardino inglese è agonizzante: la perla verde di Palermo non c’è più

La più nobile e bella tra le ville del capoluogo siciliano è irriconoscibile. Incuria e degrado testimoniate da una serie di foto che stringono il cuore.

Se la Favorita è il più grande polmone verde di Palermo, il Giardino inglese è di certo il più bello. Ma quella perla ottocentesca, incastonata nel cuore della città, da sempre meta preferita per passeggiate distensive di famiglie, coppiette, nonni con nipoti al seguito e amici, oggi versa nel degrado più assoluto. Un’incuria a dire il vero inaspettata, proprio perchè riguardante la villa nobile per eccellenza del capoluogo siciliano. Quella della quale vantarsi, consapevoli che i turisti per primi, facendovi ingresso, non potranno che riempirsi gli occhi di meraviglie, non finendo più di scattare foto ricordo.

CIO’ CHE RESTANO SONO I FLASHBACK

Tutto ciò passeggiando tra viali circondati da aiuole curate, maestosi alberi secolari e, cosa più unica che rara nella nostra città, godendo della bellezza di fontane zampillanti su vasche piene di pesci rossi e, un tempo, anche di anitre e cigni. Insomma, di questi tempi grami, non si riesce neanche a salvaguardare il cosiddetto “specchietto per le allodole”, quello che dovrebbe, è triste dirlo, quantomeno distrarre l’attenzione dalle brutture che affliggono il capoluogo siciliano. Per chi al Giardino inglese non si reca da tempo, parlano le foto. Immagini che, per ogni palermitano innamorato della propria città, equivalgono ad un pugno al cuore.

C’ERA UNA VOLTA LA VILLA PIU’ BELLA DI PALERMO

La fontana zampillante (tra l’altro, riattivata nel 2017 con annessi giochi di luce dopo oltre 10 anni di inattività, tra rifacimento della vasca, dell’impianto idrico e quello elettrico)? Un lontano ricordo. Come la stessa vasca, simile ad uno stagno maleodorante, più pieno di fogliame che di pesciolini. Il manifesto in cui versano gli alberi secolari, pezzo forte della villa, è dato dal grande ficus, messo in sicurezza per pericolo caduta rami. Le serre in tipico stile british risalenti all”800 volute dal Basile? Vetri sfondati e scheletro ormai arrugginito.

Per non parlare della scultura di Benedetto Civiletti risalente al 1876, tra il degrado, la sporcizia e una miriade di scritte sui muri dell’antico edificio in cui è collocata. Non se la passa meglio la Bambocciata, opera dello stesso scultore palermitano, in attesa di essere restaurata nientemeno dal 2013. Un contesto di degrado, visitabile attraverso viali ricoperti di fogliame, con le solite scritte in ogni dove, i lampioni rotti, le panche in pietra e in ferro devastate e i cestini mancanti.

LE FOTO DEL DEGRADO DEL GIARDINO INGLESE (foto di M.Sardo)