"Incastrati", nel cast della serie anche il compianto cabarettista Enzo Buffa

La serie tv netflix “Incastrati”, con protagonisti Ficarra e Picone, è stata anche un’altra occasione per vedere all’opera diversi attori e comici siciliani. Tra questi anche Enzo Buffa, fondatore e interprete del trio palermitano “Lasciare libero lo scarrozzo”, venuto a mancare lo scorso 20 novembre.

Nella fiction, che ha già fatto registrare un boom di ascolti al primo giorno di messa in onda, Buffa interpretava un impiegato dell’ufficio anagrafe. Per farsi annullare una multa per divieto di sosta, Salvo e Valentino si recavano al Municipio, dove venivano rimbalzati da un ufficio all’altro, tra una “mazzetta” e l’altra. Tra gli impiegati degli uffici anche l’attore che dal 1982 ha intrattenuto il pubblico con sketch esilaranti tipici della genuina e mai banale comicità palermitana.

Buffa, recentemente scomparso in seguito ad un intervento chirurgico, completa un cast d’eccezione di attori della nostra terra. Tra questi Sergio Friscia, recentemente impegnato anche nella conduzione di Striscia la Notizia, e Tony Sperandeo, la cui scena iniziale dei “troppi verbi” è già diventata un tormentone.

Inoltre anche Mary Cipolla, Fabrizio Pizzuto, Sasà Salvaggio, Totò Borgese e Marianna Di Martino; oltre a Maurizio Marchetti, Domenico Centamore, Leo Gullotta, Toti e Totino, Giovanni Cangialosi, Maurizio Bologna, Rossella Leone, Gino Carista, Filippo Luna e Marco Li Vigni.

IL TRIO PER L’ULTIMA VOLTA INSIEME

Con “Incastrati” si è chiusa una grande avventura del trio comico “Lasciare libero lo scarrozzo”, iniziata negli anni ’80. Enzo Buffa, con Giuseppe Biondolillo e Giorgio Pitarresi, anche loro nel cast della serie di Ficarra e Picone, si è reso protagonista di spettacoli piacevoli e divertenti, adatti al pubblico di ogni età. Autore ed ideatore, oltre che attore, le scene comiche del trio palermitano hanno calcato i palcoscenici teatrali di tutta la provincia.

Buffa, oltre ad essere un attore stimato ed apprezzato, aveva anche scritto un romanzo, Colonia Genesis, ispirato a un quadro dell’artista contemporaneo russo Dima Dmitreiev.